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Caccia all'ultimo ucraino in tutta Europa
di
Marinella Mondaini
Via al rastrellamento degli ucraini anche nei paesi europei, lo chiede quel paese ancora denominato "Ucraina". È ora di mandarli a casa!
Il ministro degli Esteri ucraino Sibiga ha sostenuto la richiesta del suo collega polacco Sikorsky di sospendere il pagamento dei benefici agli ucraini in età militare in Europa. Due giorni fa infatti, in un'intervista a Le Monde, Sikorsky ha dichiarato che "questi benefici creano ostacoli per le persone che possono tornare in Ucraina e difenderla" "L'Europa non deve finanziare la disobbedienza".
Sibiga rincara la dose e dichiara che è giunto il momento che “l’Unione Europea sviluppi dei programmi per riportare a casa gli ucraini”.
In altre parole, i nazi-amministratori-per gli USA della colonia "Ucraina" hanno bisogno urgente di altra carne da macello nostrana per rimanere ancora a galla e continuare ad arricchirsi.
In Ucraina intanto la gente cerca di salvarsi come può dalle grinfie dei commissari militari, che come le SS rastrellano i cittadini per le strade. Sui social un avvocato ucraino pubblicizza i suoi servizi e dà consigli su come evitare di cadere nelle grinfie dei commissari militari: "se sembri un sempliciotto, le possibilità di venire accalappiati è più alta".
Il capo della polizia ucraina ha reso noto i dati dei veicoli militari di questi commissari accalappiatori, incendiati: oltre 200, con la raccomandazione di “evitare di apporre contrassegni sui veicoli che potrebbero identificarli come militari” e di lasciare i propri veicoli nei parcheggi custoditi, chiusi o nei garage.
Cioè, come dice il canale Telegram UkrLeaks, ai difensori dell’Ucraina è stato consigliato di nascondersi da coloro che proteggono.
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