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Giornalista minacciata di decapitazione da numero israeliano
di
Tamara Gallera
I tentativi di Israele di mettere a tacere la verità sono implacabili, con un metodo che si concentra sul prendere deliberatamente di mira i giornalisti che coprono i massacri commessi dalle forze di occupazione israeliane contro il popolo palestinese e libanese, che sono a dir poco crimini contro l’umanità.
L’ultimo di questi tentativi è stato rivolto alla giornalista libanese Amal Khalil, del quotidiano Al-Akhbar, incaricata di coprire l’aggressione israeliana al sud del Libano.
Khalil è stata minacciata direttamente tramite WhatsApp con un messaggio, ha detto, proveniente da un numero israeliano che minacciava di decapitarla se non avesse lasciato il Libano.
Il messaggio minatorio affermava anche che la sua casa sarebbe stata demolita.
Khalil ha informato le autorità competenti della questione, "poiché il nemico ha recentemente fatto ricorso a questo metodo contro molte persone".
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