|
Quello che NON accade
di
Vincenzo Costa
Nessuno sa dove stiamo andando, neanche Biden, Putin o Xi Jinping. Sarebbe ridicolo allora fare previsioni certe, fare la cassandra.
Ma si possono fare ragionamenti indiziari, fallibili, che cercano di tirare qualche linea tra punti sconnessi.
Io non penso che si giungerà a un conflitto aperto Russia - NATO a breve. Per un certo periodo ci saranno scaramucce, anche pesanti, ma nulla in confronto a quello che verrà.
Probabilmente molti gruppi in giro per il mondo saranno riforniti di missili a lunga gittata e saranno usati contro obiettivi occidentali, per lo più inglesi e statunitensi.
Per carità, si cercherà di mordere dove c'è il nervo, ma senza giungere al cataclisma. Ci sarà caos crescente, ma non cataclisma.
Il punto sta altrove.
Quello che colpisce non è' tanto quello che accade, ma quello che NON accade.
Le linee rosse tracciate dalla Russia sono state superate una a una senza provocare una reazione effettiva. I russi incassano, proseguono l'avanzata sul terreno ma non reagiscono al superamento delle linee rosse, anche rischiando di perdere credibilità.
L'Iran minaccia l'ira di Dio ma poi non accade nulla.
La Cina viene provocata riguardo a Taiwan, fa la voce grossa ma intanto gli Stati Uniti proseguono il loro accerchiamento.
Non accade niente. Perché?
Forse, dico forse, perché la Russia, il mondo islamico e la Cina sanno di non poter affrontare da soli l'Occidente, che reagire alle provocazioni e' perdente.
Forse, dico forse, hanno capito che per gli Stati Uniti le guerre in giro per il mondo sono comunque un affare, rafforzano la loro economia, producono sviluppo interno, permettono di distruggere anche quei paesi "amici" che erano diventati concorrenti troppo pericolosi e dannosi per le loro economie, per esempio la Germania e l'Europa occidentale.
La guerra è un business per gli Stati Uniti perché non è mai a casa loro. La Russia, la Cina e i paesi islamici lo sanno.
Allora non reagiranno?
Io credo che la risposta arriverà, e quando arriverà sarà come un fulmine.
La Cina non farà una guerra con Taiwan, sul proprio territorio mentre il territorio degli Stati Uniti prospera.
Quando la guerra arriverà toccherà il territorio americano. La guerra con gli Stati Uniti dovrà precedere quella con Taiwan, quando le condizioni saranno mature.
La guerra arriverà, come si dice in Sicilia, a piatto freddo.
La guerra verrà quando Russia Cina e Islam saranno pronti a una guerra COMUNE contro l'Occidente, quando saranno in grado di portarla sul suolo americano, aprendo TUTTI i fronti, costringendo gli Stati Uniti a disperdere le forze su molte aree.
Ma ovviamente niente e' inevitabile. La storia è contingenza, caso, decisioni prese e decisioni non prese.
Però, data l'attuale classe dirigente occidentale e' molto probabile.
Quando non lasci altra scelta, quella è la linea rossa.
Che cosa serve per evitare tutto ciò?
Un nuovo ordine internazionale, un sistema di regole condivise, una riorganizzazione dell'ONU.
Serve un nuovo sistema di sicurezza che riduca l'incertezza.
Che questo sistema di sicurezza si sviluppi sarebbe ragionevole, auspicabile. Che si realizzi nella realtà, sin quando l'Occidente è governato da questa classe dirigente, è' improbabile.
Dossier
diritti
|
|