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10 settembre 2024
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Iran si sta avvicinando all'Occidente?
di Gabriele Germani

L'Iran si sta avvicinando all'Occidente?

Questa l'accusa che parte da uno degli attori più scaltri degli ultimi anni: l'Azerbaigian.

Sotto ad un articolo in cui si celebra l'invito di Baku a Cernobbio (facendo trasparire una certa soddisfazione per essersi "imposti" all'Occidente), si parla di come l'Iran non stia in alcun modo collaborando al raggiungimento della pace con l'Armenia, allineandosi in questo a un generico Occidente.

Si ribadisce che il Corridoio Zangezur è necessario per collegare il grosso dello Stato al distretto di Naxcivan, separato da una lingua di terra in mano all'Armenia.

Attorno a questo nodo i due Stati sono in guerra più o meno calda dallo scioglimento dell'URSS.

Punto interessante è che uno Stato andato a Cernobbio, vicino alla Turchia (secondo esercito NATO) e supporter di Israele, sia al contempo vicino alla Russia e polemizzi con l'Iran per un eccesso di tiepidezza con l'Armenia (supportata dalla Francia).

Dinamiche locali e generali che si mescolano e vanno in contraddizione e mostrano la complessità presente e la capacità di navigare come pirati.

Questo è l'aspetto saliente del multipolarismo: paesi come la Turchia e l'Azerbaigian cavalcano le coalizioni e cercano di trarre il massimo per attuare una politica propria, non quella statunitense, russa o cinese.

Lezione che forse i nostri politici avrebbero dovuto apprendere nei tanti incontri diplomatici...

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