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Strage in piena zona sicura. Niente da dire?
di
Alessandro Ferretti
La strage di stanotte ad Al Mawasi, in piena "zona sicura", è una delle più orribili mai perpetrate. Crateri profondi nove metri possono essere scavati solo da bombe gigantesche, e il fatto che ci siano cinque crateri tutti vicini esclude la possibilità che si sia stato un errore.
Dove ora ci sono quei crateri c'erano venti tende: venti famiglie deliberatamente disintegrate da Israele, uomini, donne, anziani, bambini. Si parla di più di 100 tra morti e feriti, non si conosce il numero dei dispersi sotto la sabbia.
Io mi chiedo: ma voi che ancora insistete a tacere, vi state preparando una buona scusa?
Perché sapete, la vita è lunga, il mondo è piccolo e i palestinesi sono milioni e milioni, Israele non riuscirà a sterminarli tutti. Quindi, prima o poi vi troverete di sicuro davanti una vittima di questa orribile strage che procede da quasi un anno, un mutilato, un sopravvissuto ai suoi cari, persone che hanno perso tutto e tutti, che vi chiederà dove eravate, cosa facevate mentre lui e altri milioni di persone subivano crudeltà inaudite nel silenzio totale di chi avrebbe potuto e dovuto parlare.
Vi consiglio di cominciare da subito, a trovare una scusa, e fate che sia credibile e ben recitata. Esercitatevi a ripeterla, e magari così, mentre vi ingegnate a mentire per giustificare la vostra colpa, vi verrà un'illuminazione e capirete d'un tratto che persone schifose, orribili e repellenti siete diventate.
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