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Netanyahu ai ministri: chiedetemi approvazione per andare ad Al-Aqsa
di
Mauro W. Giannini
Il gabinetto di sicurezza dell'occupazione israeliana, guidato dal Primo Ministro Benjamin Netanyahu, si è riunito domenica per affrontare le preoccupazioni principali, in particolare le crescenti tensioni nella Cisgiordania occupata, secondo i media israeliani.
Netanyahu ha aperto la sessione concentrandosi sul crescente stato di resistenza nella Palestina occupata, in particolare nella Cisgiordania.
Netanyahu ha anche sottolineato che non ci sarà alcun cambiamento allo status quo nella moschea di Al-Aqsa e ha ribadito che i ministri del governo hanno bisogno della sua approvazione prima di visitare il complesso della moschea.
Queste indicazioni rispondono al fatto che, nonostante le critiche islamiche, arabe e internazionali, Itamar Ben-Gvir e Bezalel Smotrich hanno preso d'assalto il complesso in diverse occasioni, pronunciando di recente dichiarazioni che mostravano l'intenzione di sovvertire lo status quo.
Intanto le proteste in Cisgiordania che denunciano le azioni israeliane sono state accolte con estrema violenza dalle forze di occupazione israeliane.
Testimoni oculari hanno riferito che l'attivista per i diritti umani turco-americano di 26 anni Aysenur Ezgi Eygi è stata uccisa a colpi d'arma da fuoco dalle forze israeliane durante una protesta nella città di Beita, nella Cisgiordania occupata, venerdì, in un momento di pace, senza scontri o violenti confronti.
Uno dei manifestanti ha raccontato il momento che ha preceduto la morte di Eygi, affermando: "Eravamo in piedi, visibili all'esercito, semplicemente in piedi senza fare nulla. Non stava succedendo nulla. Ho sentito due spari". I testimoni, parlando ad Haaretz, hanno sottolineato che non c'era alcuna apparente provocazione o ragione per la sparatoria.
Eygi è la terza volontaria dell'ISM assassinata dalle IOF, dopo Rachel Corrie nel 2004 e Tom Hurndall nel 2005.
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