Israele: manifestazioni per liberazione degli ostaggi
di Tamara Gallera

Sabato i manifestanti israeliani sono scesi in piazza per chiedere un accordo sullo scambio di ostaggi con le fazioni palestinesi nella Striscia di Gaza, secondo quanto riportato dai media.

Migliaia di persone si sono radunate nelle città di tutto Israele, tra cui Tel Aviv e Haifa, nonché nell'area di Karkur Junction vicino ad Haifa, ha riferito Yedioth Ahronoth.

I manifestanti hanno scandito slogan che chiedevano al governo di Benjamin Netanyahu di concludere immediatamente un accordo di scambio di ostaggi con le fazioni palestinesi a Gaza.

I manifestanti hanno bloccato le strade principali di Tel Aviv e Haifa, provocando scontri con la polizia e arresti, secondo Israeli Channel 12, che ha osservato che le manifestazioni di sabato sono state "tra le più grandi proteste che il paese abbia visto dal 7 ottobre 2023."

Secondo l’autorità radiotelevisiva del paese, i manifestanti a Tel Aviv hanno appiccato incendi in segno di protesta per fare pressione sul governo affinché finalizzasse un accordo per lo scambio di ostaggi.

Israele stima che più di 100 ostaggi siano ancora detenuti dal gruppo palestinese Hamas a Gaza, alcuni dei quali si ritiene siano già stati uccisi.

Intanto ieri funzionari israeliani e statunitensi hanno detto che Washington sta elaborando una nuova proposta, che sarà presentata a Tel Aviv e ai mediatori, anche se gli Stati Uniti non sono ottimisti sulla conclusione di un accordo presto. Lo ha riferito l'autorità televisiva statale KAN, citando anonimi funzionari israeliani e statunitensi.

I funzionari hanno affermato che gli Stati Uniti hanno etichettato il piano in fase di elaborazione come una “proposta dell’ultima possibilità”, dicendo che potrebbe essere presentata domanica o nei prossimi giorni.

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