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C'è premiato e premiato
di
Paolo Mossetti
Il filosofo Bernard-Henri Levy ha ricevuto nientemeno che la «medaglia del coraggio» da Un Watch, una delle lobby filoisraeliane radicali più aggressive e scorrette emerse negli ultimi anni, che ha provato per mesi (senza riuscirci) a cancellare Francesca Albanese e altri esperti ONU che denunciavano la situazione nei territori occupati.
BHL è ospitato regolarmente come opinionista da Repubblica come se le sue opinioni violentissime sui manifestanti pro-Palestina e i suoi reportage apparecchiati e stucchevoli dall'Ucraina siano del tutto indipendenti e appropriati per un quotidiano di centrosinistra.
Non si può parlare di influenze straniere sul mondo intellettuale e di propaganda spudorata in modo onesto, se non si giudicano anche casi del genere. Che appartengono interamente alle élite del mondo centro-liberale europeo.
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La regista Sarah Friedland, ebrea, ha accettato il premio Leone del Futuro per il miglior film d'esordio alla Mostra del Cinema di Venezia per ‘Familiar Touch’.
«Accetto questo premio nel 336° giorno del genocidio di Israele a Gaza e nel 76° anno di occupazione. È nostra responsabilità, come registi, utilizzare le piattaforme istituzionali in cui lavoriamo per affrontare l’impunità di Israele sulla scena globale».
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