Uccisa attivista turco-statunitense dall'esercito di Israele a Nablus
di Tamara Gallera

Un'attivista turco-americana è stata uccisa oggi dalle forze israeliane durante una protesta contro gli insediamenti illegali israeliani nella città di Beita, nel distretto di Nablus, nella Cisgiordania occupata.

Aysenur Ezgi Eygi, che aveva la doppia cittadinanza turca e statunitense, è arrivata all'ospedale con una ferita da arma da fuoco alla testa ed è morta a causa delle ferite riportate nonostante i tentativi di rianimarla.

Testimoni oculari hanno riferito che i soldati israeliani hanno aperto il fuoco su un gruppo di palestinesi che partecipavano ad una manifestazione che condannava gli insediamenti illegali sul monte Sbeih a Beita, a sud di Nablus.

L'agenzia di stampa ufficiale palestinese Wafa ha confermato che la vittima era una cittadina USA volontaria della campagna Fazaa, un'iniziativa volta a sostenere e proteggere gli agricoltori palestinesi dalle continue violazioni da parte dei coloni e dell'esercito israeliani illegali.

I residenti di Beita organizzano proteste settimanali dopo la preghiera del venerdì per opporsi all'insediamento illegale israeliano di Avitar, che si trova sulla cima del monte Sbeih. La comunità chiede la rimozione dell'insediamento illegale, che considerano una violazione dei loro diritti fondiari.

Le tensioni sono aumentate in tutta la Cisgiordania occupata mentre Israele continua il suo attacco alla Striscia di Gaza, che ha ucciso quasi 40.900 palestinesi, per lo più donne e bambini, dal 7 ottobre dello scorso anno.

Secondo il Ministero della Sanità, da allora almeno 691 persone sono state uccise e oltre 5.700 ferite dal fuoco israeliano in Cisgiordania.

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