Famiglie ostaggi: USA scavalchino Netanyahu
di Rico Guillermo

Le famiglie degli ostaggi americani tenuti da Hamas hanno fatto pressione sulla Casa Bianca perché considerasse seriamente di bypassare il governo di Israele e di concludere un accordo unilaterale con Hamas per il loro rilascio.

Discussioni su questa opzione sono attualmente in corso all'interno dell'amministrazione Biden, come riportato dalla televisione NBC, citando cinque fonti anonime che hanno familiarità con la questione.

I funzionari hanno detto alle famiglie che si impegnano a esplorare "ogni opzione", ma hanno indicato che un accordo che coinvolga sia Hamas che Israele rimane l'approccio migliore.

La rinnovata spinta per un accordo, anche se aggirasse Israele, arriva dopo che il corpo di Hersh Goldberg-Polin, un ostaggio israeliano-americano, è stato recuperato la settimana scorsa a Gaza. Si parla anche di un accordo unilaterale poiché i familiari e alcuni funzionari dell'amministrazione dubitano sempre più che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu accetterà un cessate il fuoco a Gaza in cambio del rilascio degli ostaggi, secondo fonti vicine ai colloqui.

Molti analisti e osservatori internazionali, così come i critici in Israele, suggeriscono che Netanyahu non abbia alcun desiderio o intenzione di porre fine alla guerra, ma voglia invece continuarla nell’interesse della sua sopravvivenza politica. Ma poiché gli Stati Uniti continuano a essere il maggiore sostenitore di Israele nella guerra, non sembra chiaro come la Casa Bianca possa negoziare direttamente con Hamas senza almeno frenare il sostegno a Tel Aviv.

Da mesi Stati Uniti, Qatar ed Egitto cercano di raggiungere un accordo tra Israele e Hamas per garantire uno scambio di prigionieri e un cessate il fuoco e consentire l’ingresso di aiuti umanitari a Gaza. Ma gli sforzi di mediazione sono stati bloccati a causa del rifiuto di Netanyahu di soddisfare le richieste di Hamas di fermare la guerra.

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