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05 settembre 2024
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Al-Sisi incontra Erdogan. Sullo sfondo il complesso scacchiere arabo
di Gabriele Germani

Oggi Al-Sisi è ad Ankara per incontrare Erdogan. Momento storico che stabilisce la normalizzazione tra Turchia ed Egitto, applicando quanto stabilito precedentemente nel 2021.

Riflessioni: In Medio Oriente sono esistiti a lungo (esistono ancora?) due schieramenti rivali:

L'asse Turchia-Qatar e Arabia Saudita-Emirati Arabi Uniti-Egitto.

I primi due appoggiano un Islam politico modernizzato: i Fratelli Musulmani. I secondi una versione dell'Islam wahabita, che vuole una lettura letterale del Corano, abbandonando tutte le interpretazioni. Questa corrente ultra-tradizionalista è in realtà un'invenzione recente. Anche Hamas è una filiazione dei Fratelli Musulmani.

Le dinamiche si complicano ed entra un terzo attore: l'Asse della Resistenza: Iran - Ansarallah - Hezbollah e alcuni direbbero Hamas (sunnita in quanto filiazione dei F.M.).

Questa divisione esplose durante la rivoluzione colorata in Siria nel 2011, quando Hamas si schierò contro Assad. Assad è laico e alawita (gruppo religioso un po' sciita, un po' platonico, un po' cristiano, un po' druso) molto vicino a Iran e Russia. Quindi abbiamo Qatar-Turchia-Hamas contro Assad nel 2011, ProPal e Qatar patria di AlJazeera: lo schieramento filo-occidentale critico.

Poi abbiamo Arabia S., E.A.U. ed Egitto filo-occidentali, pronti ad appianare con Israele, anti-Assad e anti-Iran, ma a gennaio 2024 sono entrati nei BRICS (!!).

Terzo composto da: Iran e Siria + entità militari-politiche-religiose sparse, con Hamas a cavallo tra terzo e primo. Anti-occidentale, per lo più sciita, ottimi rapporti con Russia e Cina, ProPal e anti-USA e anti-saudita. A questo si unisce poi il Mar Rosso.

Turchia ed Egitto supportano l'unità della Somalia. Mentre gli Emirati Arabi supportano l'entità separatista nel Somaliland (l'unica parte ex colonia inglese); al punto di aprirci una base.

L'Etiopia dopo aver appianato ha cercato di affittare un porto in Somaliland, arrivando a un parziale riconoscimento. Regno Unito e USA hanno fornito un parziale supporto al Somaliland. Qui le squadre si complicano.

L'Italia supporta l'unità della Somalia, pur non mostrando acredine verso il Somaliland. Al punto da fornire armi al governo somalo, ufficialmente per lottare contro Al Shabab (gruppo radicale che si suppone supportato da Arabia e E.A.U.), in realtà anche contro il Somaliland al bisogno. L'Italia fa questo con l'Egitto che supporta una Somalia unita e che farà un'esercitazione militare con la Somalia (indispettendo l'Etiopia).

Tutto con il grande patronato turco: Erdogan dal 2011 ha promesso supporto anche militare e economico alla Somalia.

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