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Albanese: per diritto internazionale in Cisgiordania non è autodifesa
di
Gabriella Mira Marq
Venerdì, la relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati Francesca Albanese ha duramente criticato Israele per aver tentato di giustificare la sua offensiva militare nella Cisgiordania occupata, affermando che Tel Aviv non può rivendicare l'autodifesa per la sua occupazione e le sue azioni nella regione.
Da mercoledì mattina, l'esercito israeliano ha condotto un'offensiva militare su larga scala e in corso nelle città di Tulkarem, Jenin e Tubas nella Cisgiordania settentrionale, la più estesa dal 2002.
Venerdì pomeriggio, almeno 19 palestinesi sono stati uccisi da attacchi militari israeliani.
"Israele sostiene che ciò che sta facendo in Cisgiordania è giustificato ai sensi della legge sull'autodifesa", ha affermato l'avv. Albanese su X "Questa affermazione non ha validità".
Ha sottolineato che la Corte internazionale di giustizia (ICJ) ha stabilito 20 anni fa che Israele non poteva invocare l'autodifesa ai sensi dell'articolo 51 della Carta delle Nazioni Unite per giustificare la costruzione del muro nei territori palestinesi occupati.
Albanese ha inoltre sottolineato che la Corte internazionale di giustizia ha recentemente ribadito la sua posizione, indicando che "la stessa presenza di Israele nei territori palestinesi occupati è di per sé illegale".
Ha sostenuto che l'occupazione di Israele non poteva essere giustificata da alcuna rivendicazione di "autodifesa", aggiungendo: "Come uso illegale continuo della forza, l'occupazione di Israele dei territori palestinesi occupati non può essere giustificata da alcuna rivendicazione di autodifesa".
Il funzionario delle Nazioni Unite ha condannato la manipolazione del diritto internazionale da parte di Israele, affermando: "La perversione della legge sull'autodifesa da parte di Israele deve essere riconosciuta per quello che è: un tentativo sfacciato di fornire un'impronta di "legalità" al mantenimento della sua aggressione illegale contro l'integrità territoriale e l'indipendenza politica dello Stato di Palestina".
Albanese ha sottolineato che Israele si ritirerà dai territori occupati per raggiungere una vera sicurezza, aggiungendo: "Se Israele vuole veramente raggiungere la sua dichiarata sicurezza, il modo migliore e più ovvio per farlo sarebbe quello di cessare la colonizzazione della terra di un altro popolo, ritirarsi da tutto e fare un'adeguata riparazione per i danni causati (come richiesto dalla Corte internazionale di giustizia), assicurandosi al contempo di scusarsi con le sue vittime durante il ritiro".
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