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31 agosto 2024
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Racconto surreale di un colono israeliano
di Alessandro Ferretti

Un classico caso in cui la realtà supera la fantasia: nessuna persona sana di mente potrebbe mai immaginare che qualcuno possa girare un video in cui il protagonista, a prima vista, sembra un qualsiasi impiegato organizzatore di gite aziendali, ma in realtà è un colono che ha deciso di andare a occupare l’avamposto di Adorayim in Cisgiordania: una micro-colonia israeliana illegale insediata in una ex-base militare nel bel mezzo di città e villaggi palestinesi a sud-ovest di Hebron.

Adorayim è stata occupata nel 2017 ed è abitata da appena qualche decina di coloni, La stragrande maggioranza dei terreni circostanti sono proprietà privata di palestinesi e ospitano coltivazioni, serre, frutteti palestinesi.

Ecco il lunare racconto del colono:

“Chi è così pazzo da voler vivere in una prigione? Quando siamo venuti a vivere a Adorayim sapevamo che avremmo dovuto affrontare delle sfide. Una di queste, senza dubbio, è il muro [che circonda l’avamposto, ndt]. Lo sapevamo, ma non immaginavo nemmeno per un momento quanto sarebbe stato difficile [...]

Personalmente sono uno di quelli che hanno bisogno di molto spazio, ne ho bisogno per la mia anima! Gli arabi circostanti, invece, andavano in giro liberamente nei prati e nei frutteti circostanti, e noi li guardavano da dentro la nostra gabbia, ed eravamo pazzi di invidia per la loro libertà di movimento… ma noi siamo disposti a sopportare di tutto per Israele!

Ma da quando è scoppiata la guerra tutto è cambiato completamente! Fin dal primo giorno di guerra, l’esercito ha chiarito agli arabi circostanti che non avrebbero più potuto uscire dai loro villaggi verso la nostra direzione e che tutti i campi e e le serre sono adesso una zona militare esclusiva!

Da allora noi abbiamo il diritto e il dovere di andare in questi campi, per mostrare la nostra presenza e per conoscere le straordinarie creazioni della natura che non sapevamo neanche esistessero, giusti un millimetro ad fuori dal nostro recinto!

E così all’improvviso c’è un posto dove viaggiare e lo facciamo, andando ad occupare le colline circostanti con postazioni di vedetta, con i tavoli da picnic e piantando con orgoglio la bandiera di Israele!

Allo stesso tempo si sta costruendo una nuova recinzione all’esterno dell’insediamento, che ha più che raddoppiato la superficie dell’insediamento ufficiale!

Cosa posso dirti? Gli spazi e la natura che tanto desideravo si sono appena aperti davanti a me, più di quanto avrei mai potuto immaginare! Grazie!”.

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