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Elly Schlein, sei connessa?
di
Alessandro Ferretti
Ieri Israele ha bombardato il camion guida di un convoglio di aiuti umanitari, pienamente segnalato e concordato, ammazzando così cinque persone che stavano portando carburante e medicine all’ospedale di Rafah.
L’attacco è avvenuto in pieno giorno e l’esercito israeliano ha tranquillamente ammesso la responsabilità diramando una spiegazione che definire “lunare” è riduttivo: hanno detto che “un gruppo di uomini armati” aveva preso il controllo del camion e che “l’attacco ha rimosso la minaccia che prendesse il controllo dell’intero convoglio”.
Assolutamente nulla di tutto ciò si è mai verificato, come afferma con forza l’ONG Anera che gestiva il convoglio, e viene da domandarsi come sia possibile che l’ipertecnologico esercito di Israele veda un assalto armato dove non ce n’è stata alcuna traccia.
Peraltro, il convoglio era in continuo contatto con l’esercito israeliano al quale sarebbe bastato parlare con i responsabili per capire immediatamente la situazione.
Ma la telefonata non c’è stata perché sono tutte balle in libertà: come ricorda il Financial Times, questo è il quarto attacco israeliano a convogli e operatori umanitari a Gaza nel giro di una settimana, ed avviene giusto il giorno dopo l’attacco israeliano contro un’auto delle Nazioni Unite, anch’essa notificata, segnalata e autorizzata. Dieci colpi di mitra tutti contro i finestrini, fortunatamente antiproiettile e che hanno retto i colpi.
Qui neanche i più biechi apologeti del massacro possono trovare scuse: quattro attacchi ad operatori umanitari nel giro di una settimana non avvengono per sbaglio, avvengono perché l’obiettivo di Israele sono proprio gli operatori umanitari che ostacolano il progetto di far morire di fame, sete, ferite, malattie e dolore il più grande numero possibile di palestinesi che si ostinano a non farsi rubare la loro terra.
Elly Schlein, mi rincresce disturbarti ma qui ti toccherebbe proprio esprimerti, sai? Non ci sono proprio scuse per il silenzio su attacchi a convogli umanitari, e non ci sono scuse per non chiedere immediate e significative sanzioni contro Israele. Ci sei? Ce la fai? Sei connessa?
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