 |
Iran, Khamenei: non fidarsi dell'Occidente
di
Tamara Gallera
Il leader supremo dell'Iran, l'Ayatollah Ali Khamenei, ha dichiarato martedì che, sebbene non vi sia alcun danno nell'impegnarsi con l'Occidente, è importante non “riporre speranze” in loro.
Ha fatto queste osservazioni durante il suo primo incontro con il gabinetto governativo appena formato guidato dal presidente Masoud Pezeshkian a Teheran.
Khamenei ha sottolineato che il nuovo governo non deve “fare affidamento” sui “nemici” del Paese o “aspettare” la loro “approvazione”, segnalando che eventuali negoziati futuri saranno saldamente radicati negli interessi nazionali dell’Iran.
"Ciò non significa che non possiamo affrontare il nemico in determinate situazioni. Non c'è nulla di male in questo, ma non riporre le vostre speranze in loro. Non fidatevi del nemico", ha osservato Khamenei, secondo il suo sito ufficiale.
I suoi commenti sono arrivati nel mezzo delle crescenti tensioni tra Iran e Stati Uniti sulla guerra israeliana a Gaza e sui relativi sviluppi, compreso l’assassinio del leader di Hamas Ismail Haniyeh a Teheran all’inizio di questo mese.
L'Iran ha promesso di vendicare la morte di Haniyeh con un'operazione militare di ritorsione ma non ha specificato la natura o i tempi precisi della risposta.
Pezeshkian, ex parlamentare riformista eletto presidente il mese scorso, aveva promesso durante la sua campagna di riaprire i canali di comunicazione con l'Occidente per allentare le sanzioni.
L’accordo sul nucleare del 2015 tra l’Iran e le potenze mondiali, raggiunto durante il mandato dell’allora presidente Hassan Rouhani, è stato di fatto accantonato a causa delle continue divergenze tra Teheran e Washington.
Martedì, in ulteriori osservazioni, Khamenei ha consigliato al nuovo presidente e al suo gabinetto di “non aver paura degli ostacoli”, sottolineando che nessun programma o impegno è esente da sfide.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|