Elly Schlein sceglie di tacere
di Alessandro Ferretti

Con la fiera conferma del suo supporto a Kamala Harris, senza ovviamente neanche menzionare il ruolo chiave da lei giocato nel genocidio in corso con colossali e continue consegne di armi e munizioni, Elly Schlein pianta l'ennesimo chiodo sulla bara della sua credibilità.

"Da un grande potere deriva una grande responsabilità": lo sanno pure i fumetti. Ed è per questo che la tua colpa è gravissima, cara Elly: tu hai legioni di follower e godi di (malriposta) credibilità tra tante persone di sinistra, persone di buona volontà. Sei a capo di un intero partito con centri studi, uffici di comunicazione, connessioni e presenza sul territorio.

Tu hai quello che manca a tutti coloro che dal basso cercano di fermare la strage: il potere di informare, di spiegare, di mobilitare e di contribuire salvare milioni di persone che a Gaza vengono massacrate e torturate da un tempo infinito in modi indicibili.

Invece, tu scegli in piena coscienza di tacere sulla stragrande maggioranza degli orrendi crimini israeliani, sulle uccisioni, sulle torture, sulla fame, sulle epidemie, e di supportare apertamente chi le sta rendendo possibili, portando così un tassello fondamentale per il completamento del mostruoso mosaico di persecuzione e ferocia contro milioni di civili inermi.

Perché lo fai, cara Elly? Cosa ti aspetti di ottenere in cambio della tua complicità al massacro di un intero popolo? Qual è il premio che ritieni congruo per la tua immersione nel lago di sangue del genocidio? Chieditelo, perché la storia te ne chiederà conto: questo premio vale la pena di passare ai posteri come artefice e complice di orrori indicibili?

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