Ben-Gvir: costruire sinagoga in moschea Al-Aqsa. Ministri contro
di Mauro W. Giannini

Funzionari del governo israeliano e leader dell'opposizione sono scontenti dell'appello lanciato lunedì dal ministro della Sicurezza nazionale di estrema destra Itamar Ben-Gvir di costruire una sinagoga all'interno della moschea di Al-Aqsa nella Gerusalemme est occupata.

Il ministro estremista ha affermato che gli ebrei hanno il diritto di pregare nella moschea di Al-Aqsa, dicendo che avrebbe costruito una sinagoga nel luogo del punto critico.

“La politica consente la preghiera sul Monte del Tempio (Moschea di Al-Aqsa). Esiste una legge uguale per ebrei e musulmani. Costruirei una sinagoga lì”, ha detto Ben-Gvir, leader del Jewish Power Party, alla radio dell’esercito israeliano.

Era la prima volta che il ministro israeliano parlava apertamente della costruzione di una sinagoga all'interno della moschea di Al-Aqsa. Tuttavia, negli ultimi mesi ha ripetutamente invitato a consentire la preghiera ebraica sul sito.

Il suo appello è arrivato nel contesto di ripetute incursioni nel complesso da parte di coloni israeliani illegali, sotto gli occhi della polizia israeliana che rientra nella responsabilità del ministro di estrema destra.

Il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant ha messo in guardia contro i tentativi di cambiare lo status quo nella moschea di Al-Aqsa, definendo l’appello di Ben-Gvir un “atto pericoloso, non necessario e irresponsabile”.

“Le azioni di Ben-Gvir mettono in pericolo la sicurezza nazionale dello Stato di Israele e il suo status internazionale”, ha avvertito su X.

"L'azione portata avanti ieri dall'IDF (esercito israeliano) per frenare l'attacco di Hezbollah ha rafforzato lo Stato di Israele, le dichiarazioni di Ben-Gvir ci indeboliscono", ha aggiunto.

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