 |
Giustificare l'ignavia
di
Alessandro Ferretti
Israele ha colpito più di 560 scuole di Gaza negli ultimi 10 mesi (ottobre-luglio), l'85% del totale. Da novembre in poi il numero di scuole colpite direttamente è aumentato di cinque volte.
Le scuole danneggiate o distrutte nel nord di Gaza sono praticamente la totalità: 93 su 95. Subito dopo viene Gaza City dove le scuole danneggiate o distrutte sono il 91,8%.
Le scuole sono il principale luogo dove si rifugiano i civili cui Israele ha distrutto le case o intimato di evacuare. Queste percentuali di distruzione, che sono superiori alle percentuali di distruzione degli altri edifici, sono l'ennesima dimostrazione che i civili non sono "vittime collaterali" di una guerra contro Hamas, ma sono proprio l'obiettivo principale.
Per i mentecatti che ancora dicono che le scuole vengono colpite in quanto "basi di Hamas": sappiamo da anni che Hamas ha scavato chilometri di tunnel a prova di bomba, non vi siete mai chiesti perché mai dovrebbero essere così suicidi da uscire dai tunnel faticosamente scavati per usare come basi delle visibilissime scuole e ancor più visibili ospedali? No, non ve lo chiedete, perché il vostro scopo non è capire ciò che succede ma continuare a giustificare la vostra ignavia assassina.
Ma ora torniamo pure a parlare di quanto sarebbe inaccettabile, signora mia, se un boicottaggio delle istituzioni accademiche israeliane per far cessare questo abominio limitasse (Dio non voglia!) la completa e assoluta libertà di ricerca dei ricercatori israeliani.
Inizio io: "tanto ormai le scuole sono distrutte, quindi a che servirebbe?".
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|