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Stampa Israele: Blinken regala a Netanyahu il sabotaggio dei negoziati
di
Tamara Gallera
Mercoledì fonti israeliane informate hanno accusato il segretario di Stato americano Anthony Blinken di aver sabotato i negoziati per il cessate il fuoco nella Striscia di Gaza, definendoli una "condanna a morte".
Il quotidiano ebraico Yedioth Ahronoth ha citato fonti informate senza nominarle, secondo cui "Blinken ha commesso un errore molto grave affermando che (il primo ministro israeliano Benjamin) Netanyahu ha accettato la proposta americana, e che la palla ora è nel campo di Hamas".
Si ritiene che il Segretario di Stato americano "abbia seriamente sabotato i negoziati e abbia commesso un errore molto grave, e questo indica ingenuità e mancanza di comprensione".
Le fonti spiegano che Blinken "ha diffuso ottimismo per considerazioni di politica interna americana, affinché la conferenza del Partito democratico a Chicago (iniziata lunedì e proseguirà fino a giovedì) possa procedere senza intoppi".
Ha aggiunto: “Tuttavia, gli alti funzionari della squadra negoziale israeliana che hanno ascoltato la sua conferenza stampa hanno voluto dissipare queste speculazioni, dopo che Blinken ha emesso una condanna a morte sull’accordo, si è schierato con Netanyahu e gli ha fatto un regalo”.
Ha sottolineato che “non ci sarà alcun accordo o vertice se Israele continua a insistere sullo schieramento di forze lungo il corridoio di Filadelfia”, al confine tra Gaza e l’Egitto.
Le stesse fonti hanno spiegato che “ciò che le parole di Blinken significano è che gli Stati Uniti stanno fornendo sostegno a Netanyahu per mantenere le forze dell’esercito israeliano a Filadelfia, mentre gli egiziani e Hamas si rifiutano di farlo”.
Ha sottolineato che le aspettative erano che Blinken “invitasse Israele e Hamas a essere flessibili”, ma invece “ha abbracciato Netanyahu e ha preso le distanze da Hamas”.
Blinken aveva precedentemente affermato, dopo aver incontrato Netanyahu a Tel Aviv, nel corso di un tour che lo aveva portato anche in Egitto e Qatar, che Netanyahu aveva accettato la proposta di accordo, ritenendo Hamas responsabile del fallimento dei negoziati, cosa che aveva spinto il movimento a considerare le sue dichiarazioni “chiara parzialità nei confronti di Netanyahu”.
Martedì, il quotidiano ebraico Maariv ha citato le parole di Netanyahu ai rappresentanti delle famiglie dei prigionieri israeliani a Gaza: “Israele non lascerà il corridoio Filadelfia e il corridoio Netzarim (che separano il centro e il sud della Striscia di Gaza) in nessun caso, nonostante l’enorme pressione è giusto farlo. Domenica, Netanyahu ha sottolineato la sua insistenza nel mantenere il controllo delle sue forze sul corridoio di Filadelfia, e il leader dell’opposizione Yair Lapid lo ha accusato di aver bloccato e sabotato i negoziati.
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