Edward Luce: Biden ha sempre ceduto a Netanyahu
di Paolo Mossetti

Alla convention democratica, scrive Edward Luce, uno dei più prestigiosi commentatori politici del Financial Times, il conflitto a Gaza è rimasto un argomento tabù: menzionarlo era rischioso.

Alcuni manifestanti sono stati zittiti o allontanati.

Luce, un moderato, sostiene che Kamala Harris abbia scelto di non prendere una posizione forte, come minacciare un embargo sulle armi a Israele, perché in elezioni così tirate il peso delle lobby avrebbe fatto la differenza. Intanto, la reputazione globale dell'America sta soffrendo.

Un pezzo di opinione che non è possibile trovare in nessuno dei principali giornaloni di centro o di centrosinistra italiani.

"Le lodi per Biden rischiano di sconfinare nell'iperbole. Il suo scarso curriculum in Medio Oriente risale a prima del massacro di Hamas del 7 ottobre dello scorso anno. Non è riuscito a mantenere la promessa di rientrare nell'accordo nucleare con l'Iran. Trump ha ritirato l'America dall'accordo nel 2018. L'eccessiva cautela di Biden è stata motivata dalla paura della lobby israeliana pro-Netanyahu, che ha sempre visto l'accordo con l'Iran come un atto di pacificazione. Questo ha creato il modello per la sua risposta al 7 ottobre.

Ogni volta che Netanyahu ha messo alla prova Biden, lui ha ceduto. Un osservatore esterno potrebbe concludere che Israele stia dettando le condizioni alla relazione tra Stati Uniti e Israele... Questa settimana Biden sta cercando nuovamente di spingere Netanyahu verso un cessate il fuoco. Il suo sforzo sembra destinato a fallire come i precedenti...

Nessuno... potrebbe credere che Israele abbia praticato qualcosa di simile a bombardamenti di precisione. "Indiscriminato" non è proprio corretto. La distruzione di Gaza da parte di Israele sembra più una politica deliberata per insegnare una lezione collettiva ai palestinesi, principalmente con armi americane..."

Non dovrebbe essere un mistero dove si trovi l'antisemitismo più minaccioso in America. La sinistra anti-sionista potrà pure intonare slogan infantili sulla liberazione della Palestina "dal fiume al mare". Ma come dimostra Chicago, sono a malapena dentro la tenda dei Democratici.

Nel frattempo, Trump ha cenato con negazionisti dell'Olocausto a Mar a Lago.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA

Dossier diritti