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22 agosto 2024
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Ufficiali intelligence assumono responsabilità per fallimento 7 ottobre
di Mauro W. Giannini

Durante la cerimonia di dimissioni dell'ex unità di intelligence militare israeliana Aman, il nuovo capo dell'unità, Shlomi Bender, ha affermato che "il grave fallimento e il pesante prezzo che abbiamo pagato" durante l'operazione Al-Aqsa Flood del 7 ottobre "rimarranno impressi nelle mie ossa per sempre."

Bender ha affermato che l'occupazione è in una "guerra lunga e dura", che si aspetta si espanderà. Ha chiesto continui sforzi e una maggiore preparazione per la sua potenziale escalation, in particolare sul fronte settentrionale della Palestina occupata. Ha inoltre ribadito il suo appello a continuare gli sforzi per garantire il rilascio dei 109 prigionieri israeliani nella Striscia di Gaza, ritenendola una "missione nazionale urgente".

Mercoledì, durante la cerimonia di dimissioni, il capo israeliano uscente di Aman, Aharon Haliva, ha accettato la responsabilità dei fallimenti israeliani del 7 ottobre. Ha detto che porterà "la vergogna del 7 ottobre per il resto della sua vita", riconoscendo il suo fallimento nel compiere il suo dovere di fornire un avvertimento di guerra.

Haliva si è assunto la piena responsabilità del fallimento di Aman durante l'operazione Al-Aqsa Flood, sottolineando che le sue dimissioni fanno parte della sua accettazione della responsabilità del fallimento. Ha chiesto l'istituzione di un comitato investigativo ufficiale per scoprire le ragioni dietro lo scoppio della guerra, l'incapacità delle agenzie militari e di intelligence di prevederla e rispondervi, e di trarre lezioni per garantire che "quello che è successo non si ripeta".

La radio dell'esercito israeliano ha riferito che il capo di Aman Aharon Haliva completerà le sue funzioni mercoledì prossimo, quattro mesi dopo aver annunciato le sue dimissioni. È una delle prime figure militari israeliane a dimettersi dalla sua posizione in seguito all'operazione di Hamas.

Il generale Shlomi Bender assumerà la carica di nuovo capo della Divisione Intelligence dopo aver precedentemente servito come capo della Divisione Operazioni. La nomina di Bender a nuovo capo di Aman ha suscitato diffuse polemiche nei media israeliani e tra i funzionari. Questa decisione è stata presa nonostante le ripetute richieste affinché Bender fosse al centro delle indagini riguardanti l'incapacità israeliana di anticipare l'operazione Al-Aqsa Flood.

Bender aveva ordinato il ritiro delle sue truppe di occupazione dal perimetro di Gaza e le aveva trasferite in Cisgiordania poche ore prima dell'inizio dell'operazione Al-Aqsa. Secondo i media israeliani, ciò indica l’assenza di informazioni di intelligence all’interno delle forze di occupazione israeliane riguardo ai preparativi da parte delle Brigate Izz al-Din al-Qassam, l’ala militare del Movimento di resistenza islamica Hamas, per l’operazione.

In questo contesto, il ministro della Polizia Itamar Ben Gvir ha invitato il primo ministro Benjamin Netanyahu a licenziare il ministro della Sicurezza Yoav Gallant dopo che ha approvato la nomina di Bender. Ben Gvir ha sostenuto che Gallant non aveva il mandato per effettuare tali nomine, affermando che "non era più qualificato per continuare le sue funzioni".

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