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USA: l'ipocrisia della sinistra
di
Alessandro Ferretti
Come è già stato detto, la strage continua perpetrata dall’Occidente a Gaza non sta dividendo la sinistra, ma la sta definendo.
L’atteggiamento ipocrita e ignavo dei sedicenti “progressisti” rivela infatti la loro vera natura di fiancheggiatori del potere e il loro ruolo di falsi avversari delle destre, necessari per far credere ai cerebrolesi benpensanti di sinistra di vivere in una democrazia.
L’ultima figura che ha gettato la maschera su Gaza è il grande idolo delle folle progressiste, quella Alexandria Ocasio-Cortez che nella sceneggiatura del teatrino ricopre il ruolo di giovane speranza della sinistra della sinistra, dei “progressisti duri e puri”.
Giusto ieri, nel suo discorso alla convention dei dem USA, AOC ha infatti avuto la colossale sfacciataggine di dichiarare che Kamala Harris sta “lavorando instancabilmente” per un cessate il fuoco e per la liberazione degli ostaggi (solo quelli israeliani: su quelli palestinesi torturati a migliaia nei lager israeliani ovviamente neanche una sillaba, così come sull’occupazione illegale, sull’apartheid, sulle torture, sulle epidemie, sulla pulizia etnica, sulla Cisgiordania e via dicendo).
Davvero bisogna ricordare che Kamala Harris è attualmente la seconda persona più potente degli USA, ovvero dello stato che giusto una settimana fa ha approvato la consegna ad Israele di VENTI MILIARDI DI DOLLARI di armi di ogni tipo? Davvero c’è qualcuno così fesso (a parte i sedicenti progressisti di cui sopra) che può credere che Harris stia “lavorando instancabilmente” quando le basterebbe semplicemente fermare la consegna di armi a Israele per far cessare non solo il fuoco, ma anche l’ultradecennale e criminale occupazione delle terre palestinesi e il regime di apartheid cui sono sottoposti?
Ma AOC, consapevole di parlare ad una platea di rincretiniti assoluti, ha pensato di affiancare a questa clamorosa bugia un’altra affermazione profondamente rivelatrice: ha detto che Harris “è un presidente che è a favore della classe media, perché proviene dalla classe media”.
Quindi la Harris (che AOC sostiene con tutta se stessa) non si propone affatto come paladina della working class, come dovrebbe fare una persona di sinistra, ma a favore del ceto medio. Ovvero, di quel particolare insieme di idioti relativamente benestanti, interessati solo a farsi i casi propri che però hanno bisogno di sentirsi brave persone che si prendono cura dei più deboli e delle sorti del pianeta.
Questi casi umani sono dispostissimi a credere che per essere brave persone basti mettere una X ogni paio d’anni su un nome che non sia apertamente fascista, in modo da continuare a vivere nel più completo individualismo ignavo sentendosi però assolti da ogni colpa. E infatti, AOC è il loro idolo al punto che il pubblico, invece di fischiare o disapprovare questa imbarazzante sequela di fesserie, ha reagito con tale entusiasmo da spingerla a interrompere il suo discorso per accogliere le grida di giubilo di questi mentecatti.
In estrema sintesi, quindi, Ocasio-Cortez è la Elly Schlein americana: un bel cartonato che piace tanto ai benpensanti di sinistra con l’encefalogramma piatto e che piace tantissimo a coloro che detengono il potere nel mondo occidentale, perché sanno che lei non userà mai i suoi voti e il suo potere politico contro chi, dall’alto dei suoi miliardi, sta infierendo in ogni modo possibile e immaginabile sulle classi subalterne e sul nostro povero, unico pianeta.
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