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Altra scuola attaccata. Crescono i morti: civili, giornalisti e operatori umanitari
di
Giuseppe Salamone
Lo stato terrorista di Israele ha appena bombardato l'ennesima scuola, la Mustafa Hafez School nella parte occidentale di Gaza.
Nella scuola erano rifugiati oltre 700 sfollati e al momento si contano una ventina di persone ammazzate, la maggior parte di loro trovati con i corpi fatti a pezzi e decine di feriti.
Durante l'attacco è stato ucciso il giornalista Hamza Murtaja, fratello di Yaser Murtaja, ucciso sempre dai criminali israeliani durante la Grande Marcia del Ritorno nel 2018, colpito da cecchini all'addome mentre indossava un giubbotto con la scritta "PRESS".
Salgono a 170 i giornalisti uccisi dal criminale di guerra Netanyahu e da chi lo sostiene. Le vittime palestinesi invece non si riescono semplicemente più a contare.
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Parole e "numeri", quelli di Philippe Lazzarini, commissario generale dell'Agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l'occupazione dei profughi palestinesi che fanno gelare il sangue nelle vene:
"Nel World Humanitarian Day ricordiamo e rendiamo omaggio agli operatori umanitari uccisi e feriti in tutto il mondo. A Gaza ce ne sono stati troppi da quando è iniziata la guerra, 10 mesi fa.
Almeno 289 operatori umanitari, tra cui 207 membri del team UNRWA, e 885 operatori sanitari hanno perso la vita. Molti sono stati uccisi mentre prestavano assistenza umanitaria o cure mediche ai feriti e ai malati.
Insieme a loro più di 160 giornalisti e operatori dei media sono stati uccisi mentre riferivano sull’impatto umano di questa guerra devastante e sulle continue violazioni del diritto umanitario internazionale.
La guerra a Gaza ha infranto tutte le regole di guerra esistenti."
Nessuno mai nella storia come lo stato terrorista di Israele. Nessuno!
Che possiate essere maledetti. Tutti. Nessuno escluso. Chiunque abbia responsabilità dirette o indirette per questo genocidio in diretta streaming.
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