 |
Colombia non fornirà più a Israele carbone per fare bombe
di
Giuseppe Salamone
Qualcuno faccia sapere alla donna, madre e Cristiana, alla stampa criminale che continua a parlare di un cessate il fuoco vicino rilanciando le parole dei guerrafondai a stelle e strisce quando in realtà stanno facendo di tutto per consentire allo stato terrorista di Israele di continuare il genocidio, che nel mondo c'è qualcuno che conserva un briciolo di umanità e tanto coraggio.
E' stato emanato il decreto con il quale il Governo colombiano vieta l'esportazione di carbone verso Israele. Il provvedimento è stato firmato dal presidente Gustavo Petro, dal cancelliere Luis Gilberto Murillo e dai ministri delle Finanze, delle Miniere e del Commercio ed entrerà in vigore cinque giorni dopo la sua pubblicazione sulla gazzetta ufficiale.
Con buona pace per il criminale di guerra Netanyahu che aveva minacciato il governo colombiano di ricorrere all'organizzazione mondiale del commercio. Lui che ammazza bambini tutti i giorni, viola ogni singola legge del diritto internazionale e risoluzione dell'ONU cerca legge e giustizia. Ma che vada amabilmente a quel paese, lui e chi lo sostiene politicamente, mediaticamente e militarmente!
Petro dopo la firma ha così dichiarato: "Con il carbone colombiano fabbricano bombe per uccidere i bambini della Palestina". Ecco, è questo quello che serve per cercare di mettere un freno ai criminali in giacca e cravatta che siedono sui banchi del governo israeliano!
Se il criminale di guerra Netanyahu piange per lo stop al carbone della Colombia, immaginate quale potenza potrebbe avere un solo pacchetto di sanzioni dall'occidente che tiene in piedi Israele. Questo basta per capire quanto siano complici e maledetti i "buoni e democratici occidentali".
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|