Osservatorio sulla legalita' e sui diritti
Osservatorio sulla legalita' onlusscopi, attivita', referenti, i comitati, il presidenteinvia domande, interventi, suggerimentihome osservatorio onlusnews settimanale gratuitaprima pagina
18 agosto 2024
tutti gli speciali

Israele: proteste delle famiglie degli ostaggi e dei cittadini
di Mauro W. Giannini

Sabato in diverse città gli israeliani sono scesi in piazza chiedendo un accordo per lo scambio di prigionieri-ostaggi con le fazioni palestinesi a Gaza.

Secondo l'emittente pubblica statale KAN, decine di migliaia di israeliani hanno manifestato in piazza Kaplan, nel centro di Tel Aviv, per fare pressione sul governo del primo ministro Benjamin Netanyahu affinché concluda un accordo per lo scambio prigionieri-ostaggi.

I manifestanti hanno minacciato di intensificare le manifestazioni se non verrà raggiunto un accordo entro la prossima settimana, ha riferito.

Il quotidiano israeliano Yedioth Ahronoth ha riferito che "migliaia di israeliani hanno protestato ad Haifa (nord) e in decine di località in tutto il paese, chiedendo un accordo per lo scambio di ostaggi, un cessate il fuoco ed elezioni anticipate per spodestare il governo di Netanyahu".

Le famiglie degli ostaggi israeliani detenuti a Gaza, che manifestano da mesi, erano presenti anche all'ultima manifestazione, dove hanno inscenato una protesta con alcuni di loro inginocchiati e bendati con le mani legate come fossero ostaggi.

Le famiglie hanno tenuto una conferenza stampa davanti al ministero della Difesa israeliano a Tel Aviv e hanno accusato il primo ministro Benjamin Netanyahu di ostacolare un possibile accordo di tregua.

Hanno detto che Netanyahu sta boicottando l’accordo aggiungendo nuove condizioni durante i negoziati e hanno avvertito che questa è l'ultima possibilità di salvare la vita dei loro cari, trattenuti a Gaza da più di 10 mesi.

Hanno anche avvertito che il mancato completamento dell’accordo “infiammerà l’intera regione”, indicando il timore di un’ampia guerra regionale. L'accordo dovrà essere concluso questa settimana, hanno sottolineato le famiglie, che hanno minacciato di intensificare le proteste in tutto il paese se l’accordo non fosse raggiunto.

Recentemente, il comitato delle famiglie aveva accusato il ministro della polizia Itamar Ben-Gvir di aver ripetutamente sabotato l’accordo di scambio.

Anche il leader dell'opposizione israeliana Benny Gantz ha avvertito che ai prigionieri detenuti dalla Resistenza palestinese "non è rimasto più tempo".

Sabato il gruppo negoziale israeliano ha informato Netanyahu che c’era “cauto ottimismo” sulla possibilità di andare avanti con un accordo.

Stati Uniti, Egitto e Qatar hanno presentato una nuova proposta a Israele e Hamas volta a colmare le lacune rimanenti per facilitare la rapida attuazione dell'accordo.

Secondo una dichiarazione congiunta, i colloqui avuti per due giorni nella capitale del Qatar, Doha, sono stati descritti come "seri e costruttivi" e condotti in un'atmosfera positiva.

VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA


per approfondire...

Dossier diritti

_____
NB: I CONTENUTI DEL SITO POSSONO ESSERE PRELEVATI
CITANDO L'AUTORE E LINKANDO
www.osservatoriosullalegalita.org

°
avviso legale