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13 agosto 2024
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Gantz: Netanyahu antepone suo governo agli israeliani
di Marilina Mazzaferro

Il membro della Knesset israeliana e leader dell’opposizione Benny Gantz ha avvertito che il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu non “sacrificherà il suo governo per proteggere gli israeliani” né farà ciò che è necessario per prevenire la guerra civile.

L'ex membro del gabinetto di guerra israeliano ha sottolineato che se gli israeliani "non tornano alla ragione, qui scoppierà una guerra civile... È vietato nascondere la verità". Secondo lui esiste "una leadership che divide il popolo e avvelena il pozzo da cui tutti bevono".

Il canale israeliano 14 ha riferito le sue dichiarazioni, indicando che ha espresso i suoi pensieri durante una cerimonia pubblica tenutasi lunedì per commemorare la cosiddetta "distruzione del Tempio".

Gantz ha criticato i raid nelle basi militari e il "calpestamento della dignità delle famiglie degli ostaggi".

I familiari degli ostaggi manifestano settimanalmente denunciando che le azioni del governo allontanano la liberazione dei loro cari e ne mettono a rischio le vite. Uno dei familiari ha anche denunciato che Netanyahu sarebbe coinvolto in finanziamenti ad Hamas.

"Abbiamo varcato la soglia della violenza verbale e fisica", ha detto Gantz, sottolineando che "la questione finirà con un omicidio", aggiungendo: "Non abbiamo imparato la lezione dal 7 ottobre, né dalla distruzione del Tempio".

Queste dichiarazioni giungono in concomitanza con la spaccatura pubblica tra il primo ministro Benjamin Netanyahu e il suo ministro della Sicurezza Yoav Gallant, che ha causato notevole preoccupazione tra gli alti funzionari dell’apparato di sicurezza israeliano, comprese le forze di occupazione israeliane, lo Shin Bet e il Mossad.

Secondo una trasmissione del canale israeliano 12 del mese scorso, alti funzionari della sicurezza hanno avvertito che il conflitto personale e politico tra Netanyahu e Gallant sta “danneggiando” la gestione delle operazioni militari in corso. È stato notato che i due non comunicano al di fuori delle discussioni ufficiali.

Netanyahu sta anche valutando la possibilità di licenziare Gallant dalla sua posizione e di sostituirlo con il capo del partito Nuova Speranza, Gideon Sa'ar, secondo quanto riportato dai media israeliani.

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