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12 agosto 2024
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Hezbollah colpisce Israele sempre più forte
di Tamara Gallera

Distaccamenti del movimento sciita libanese Hezbollah hanno lanciato un attacco missilistico contro il posto di comando delle forze di difesa israeliane nel distretto di confine di Ga'aton, nel nord del Paese, ha riferito il canale televisivo Al Mayadeen.

L'attacco ha preso di mira il quartier generale della 146esima divisione delle truppe israeliane, ha aggiunto il canale.

Le tensioni in Medio Oriente sono aumentate il 31 luglio in seguito all'assassinio a Teheran di Ismail Haniyeh, capo dell'ufficio politico del movimento palestinese Hamas, e alla liquidazione a Beirut del capo militare di Hezbollah Fouad Shokr. Iran, Hamas e Hezbollah hanno accusato Israele degli incidenti e hanno affermato che non li lasceranno senza risposta.

Hezbollah sta accelerando le sue operazioni sul fronte settentrionale, poiché questi attacchi diventano più letali e più potenti, ha dichiarato sabato il capo del Consiglio israeliano superiore al-Jalil, Giora Zaltz.

Zaltz, che dirige l’autorità locale che governa un’ampia sezione dei territori settentrionali occupati da Israele, ha affermato che queste aree stanno diventando sempre meno sicure.

Durante un'intervista per la TV statale israeliana (KAN), il funzionario ha criticato il governo centrale israeliano, guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu, per la sua politica nel nord.

"Il governo di Netanyahu ha scoperto, nelle ultime settimane, che esiste un nemico ai confini settentrionali chiamato Hezbollah e attende la risposta all'assassinio del comandante Shokor nel sobborgo meridionale di Beirut", ha spiegato Zaltz.

Ha sottolineato che la situazione nel nord sta andando di "male in peggio", mentre le sirene d'allarme quotidiane suonano nei territori occupati del nord a causa degli attacchi di droni e razzi di Hezbollah.

Il funzionario israeliano ha rivelato che decine di unità abitative dei coloni sono state distrutte, vaste aree sono state bruciate e sono state registrate decine di vittime tra soldati e coloni israeliani.

Oltre alle perdite materiali e umane subite dall’occupazione israeliana, Zaltz ha sottolineato il totale malfunzionamento dei settori sanitario, bancario ed educativo nel nord. Zaltz ha ribadito le sue richieste per un cambiamento radicale nella strategia del governo israeliano nel nord, che consentirebbe ai coloni evacuati di tornare ai loro avamposti coloniali.

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