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12 agosto 2024
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Attacchi nei due conflitti contemporanei
di Farrokh Bavar

Parafrasando il titolo dell'opuscolo di Giulietto Chiesa Obiettivo Tehran, sul l'attacco statunitense a Tabas, oggi direi l'obiettivo è la centrale nucleare di Kursk.

L'attacco incendiario alla torre di raffreddamento della centrale di Zaporozhya dovrebbe essere un diversivo, compreso tutto l'attacco di terra dei mercenari e dell'esercito ucraino con la stessa funzione, creare la cortina di fumo per sorprendere con un attacco devastante contro la Centrale nucleare di Kursk, ben protetta da ogni bomba penetrante.

Allora sì, una radioattività in zona russa con effetti tipo Cernobyl del 86 che preparò l'implosione dell'Urss.

Dunque è la Nato è tutta la sua capacità di penetrazione e di devastazione che ha a che fare con l'accerrima Kamala e il suo vice.

L'attacco iraniano contro gli apparati bellici di Israele avviene in questo contesto, perciò con tutta forza di demolizione, non come l'altra volta con il permesso degli Usa di toccata e fuga.

Ferire e lasciare perdere la preda è la cosa più assurda e controproducente che ci sia.

Pezeshkiân è permeabile, l'hanno capito, e tutti addosso a lui per dissuaderlo come se fosse lui a decidere.

Lo sanno che non dipende da lui, benché calciatore ha le gambe molli nel sistema del potere iraniano.

L`Iran, se non attacca ora, implode e apre a un Yeltzin iraniano, ed è quello che le borghesie traballanti desiderano vivamente.

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