Smotrich sostiene politica genocida: mandato d'arresto internazionale?
di Tino Solano

Il Ministero degli Affari Esteri palestinese ha chiesto alla Corte Penale Internazionale di emettere un mandato di arresto internazionale nei confronti del terrorista messianico Bezalel Smotrich, alla luce della sua franca e chiara ammissione di sostenere e adottare una politica di genocidio.

Il terrorista ebreo Smotrich ha commesso una flagrante violazione delle norme del diritto internazionale e dei principi umanitari fondamentali, una palese sfida alla Corte Internazionale di Giustizia e alle ordinanze cautelari da essa emesse, un diretto disprezzo per le decisioni di legittimità internazionale e il consenso internazionale sulla protezione dei civili e sulla garanzia dei loro bisogni umanitari fondamentali.

La galera per questo verme è un regalo.

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Operatori dell'ONU hanno descritto le scene dei soldati sionisti che violentano un detenuto palestinese nel lager sionista di Sde Timan come "scioccanti", "invitando" lo pseudo stato ebraico genocida a indagare su tutte le violazioni. Ma quando mai!!

Lo ha affermato in una dichiarazione rilasciata giovedì scorso Jeremy Lawrence, portavoce dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i "diritti umani". Lawrence ha dichiarato: "Queste sono scene scioccanti, una delle tante scene di gravi violazioni avvenute negli ultimi mesi, tra cui il maltrattamento dei detenuti palestinesi, la tortura, la violenza sessuale e lo stupro".

Ha ricordato che i rapporti pubblicati di recente a questo riguardo parlano di diverse gravi violazioni del diritto internazionale dei diritti umani e del diritto internazionale, compresa la violenza sessuale e di genere contro le persone private della libertà. Lawrence ha aggiunto che "alcuni" di questi crimini potrebbero costituire "crimini di guerra". Potrebbero...

C'è ancora chi ha dei dubbi a riguardo! Ha sottolineato che il regime ebraico sionista genocida deve "garantire indagini tempestive, indipendenti ed efficaci" su tutte le accuse di violazioni, che l'Onu ritiene diffuse. Inoltre, ha osservato che di per se l'Onu esprime regolarmente la sua preoccupazione per l'impunità che gode lo pseudo stato ebraico terrorista e genocida, e che è ormai "un problema" di lunga data nel contesto delle violazioni contro i palestinesi nei territori occupati.

Ha detto: "Rinnovo il nostro appello affinché venga garantito l'accesso immediato a tutti i centri di detenzione da parte di organismi di controllo indipendenti, come il Comitato internazionale della Croce Rossa e l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani".

Alcuni media ebraici hanno diffuso un video che documentava l'episodio dei soldati sionisti che avevano aggredito sessualmente un prigioniero palestinese di Gaza all'interno del lager Sde Teman.

Il 29 luglio i membri della procura militare sono giunti nel lager sionista Sde Teiman per indagare su 9 soldati che avevano aggredito sessualmente un prigioniero palestinese. 5 di loro sono stati successivamente rilasciati.

La procura militare "sta ancora indagando" sui criminali di guerra ma "senza intentare un'accusa" contro nessuno di loro. E mai lo faranno.

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