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Iran: se non attacca implode
di
Farrokh Bavar
Se l'Iran non attacca implode. Apre alla reazione e infezione interna ferita come è dopo l'uccisione di Raissi e di Haniyeh.
Sabato Pezeshkiân presenta i suoi ministri al parlamento e chi sa quanti giorni per ratificarli. Dipende dal Leader Khamenei. Se Eraghci passasse come ministro degli esteri, è ciò sarebbe possibile solo con l'avvallo di Khamenei, il gioco è fatto.
Eraghci è un gran cinico filo americano adatto ad ogni porcheria sotto banco.
Khamenei, capo di tutte le forze armate, attaccherà Israele per vendicare il sangue di Ismail Haniyeh mettendo a rischio la formazione del suo governo? È intrappolato. Non basta conteggiare le quantità e le qualità dei mezzi militari, la loro disposizione e gli alleati internazionali.
L'elemento decisivo è sempre l'audacia. Quell'audacia pare non ci sia in Khamenei, ma tra i missili iraniani c'è il Seggil con 5000 km di portata contro i 2000 ammesso da Khamenei.
Se Khamenei cedesse pur di salvare il governo, ci saranno quelli audaci tra i militari per scvalcarlo e attaccare Israele? Si e no. Si sa che tanti comandanti militari, come Sayyad Shirazi dell'esercito, o Raissi stesso, sono stati fatti fuori. Se l'Iran Attaccasse ci sarà la guerra, colpirà e verr colpita.
Se non attacca verrà colpita e basta.
La Russia è stata presa di sorpresa a Kursk. Pare un attacco assurdo e suicido quello Ucraino. Ma se fosse per spostare Shoigu dal fronte iraniano a quello ucraino, insieme al golpe in Banadesh, la cosa si potrebbe spiegare.
Ancora da capire perché quelli della resistenza palestinese, gli Ansarallah, e poi la Tv iraniana hanno messo in onda quel filmato in onore al dirigente di Hamas Ismail Haniyeh, sforbiciando l'immagine di Khamenei. Questo taglio lo fanno solo se lo considerassero indegno di abbracciare Haniyeh, se lo considerassero un trappolone o peggio, un traditore.
Non si sa, cioè non so, chi abbia fatto il video e rimane una grave questione aperta. Dall'altra parte Hassan Nasrallah dice: se anche l'Iran non attaccasse, noi attacchiamo lo stesso sapendo di avere il sostegno iraniano.
Se si installasse un governo al Frankenstein o al maionese impazzito in Iran sarà difficile attaccare Israele. Non so chi sia il ministro della difesa ma se fosse del tipo Ashtiani, o peggio, ci sarà un motivo in più perché lascino perdere e per questo ogni scusa sarà valida. Dire ingarbugliata è poco.
Probabilmente il parallelismo con la fucilazione di Tuchechevsky e poi la reazione dei sovietici con il nemico in casa non vale, ma in parte. La rivoluzione iraniana non può morire per mano dei sionisti interni e internazionali e le forze armate questo lo sanno.
Anni fa in Iran si gridava uno slogan: Noi non siamo come in Ucraina, riferendosi alla consistenza o al fattore ideologico delle forze armate della Repubblica islamica.
Per il resto non c'è che aspettare. Di doman non c'è certezza, o mancano altri fattori in rapida evoluzione.
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