 |
Israele può finire il lavoro indisturbato di
Alessandro Ferretti
Negli ultimi giorni i bombardamenti di scuole nel nord della Striscia sono diventati pluriquotidiani: non passa giorno senza che una o due scuole non vengano deliberatamente centrate dall'esercito di occupazione, che si giustifica invariabilmente dicendo che sono tutte basi del nemico (senza ovviamente presentare la minima prova di ciò). Oggi è toccato a due scuole e a un ospedale, gli assassinati sono in larga maggioranza bambini, donne, anziani.
La metodicità delle bombe sulle scuole è dovuta al fatto che il piano del governo israeliano è sempre lo stesso: pulire etnicamente almeno il nord della Striscia (per cominciare) in modo da "colonizzarlo" con i fanatici sionisti che da anni chiedono a gran voce la pulizia etnica per avere una bella casa con vista sul mare.
Questo intento è ulteriormente confermato dalla scelta del nuovo portavoce di Netanyahu, Omer Dosri, che prima della nomina si è messo in luce invocando più volte l'occupazione della Striscia previo trasferimento "volontario" dei suoi abitanti. La sua idea è quella di proporre al dittatore egiziano Al-Sisi un pacchetto di aiuti economici in cambio della sua disponibilità ad "accogliere" i palestinesi nel deserto del Sinai, "anche solo temporaneamente" (certo, come no).
Quale modo migliore per "incentivare" i gazawi a lasciare la loro terra di una quotidiana mattanza di civili? Secondo Hossam Shabat, eroico giornalista che continua a riferire dal devastato nord della Striscia rischiando quotidianamente la vita, la logica è lineare: prima Israele ha distrutto le case, ora ammazza gli evacuati che hanno trovato rifugio nelle scuole.
Ma non basta: per "aiutare" i palestinesi a fuggire "volontariamente" Israele ha arruolato piccolissimi ma potentissimi alleati.
Gli sforzi operati da Israele per far collassare la situazione sanitaria a Gaza affamando, assetando e distruggendo sistematicamente le infrastrutture sanitarie stanno infatti dando i loro frutti: Haaretz riporta che sono stati registrati CENTOMILA casi di epatite B, da confrontarsi con gli 85 casi registrati in tutto l'anno scorso.. e anche altre malattie infettive si stanno diffondendo a macchia d'olio.
Israele sta quindi ponendo ai gazawi una scelta perentoria: o ve ne andate o finiamo di ammazzarvi tutti quanti. Pensano di poterlo fare perché sanno che in Occidente quelli di destra sono islamofobi e razzisti mentre i "progressisti" sono in larghissima maggioranza degli inetti assoluti, pecoroni che si sentono dei geni ma sono in realtà incapaci di pensiero autonomo.
Adottano acriticamente la propaganda genocidaria perché consente loro di non alzarsi dal divano: è gente che umanamente vale meno di zero e che non muoverà un dito neanche sotto tortura.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|