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Israele senza limiti a Gaza e in Cisgiordania di
Paolo Mossetti
Ha perso la pazienza Gérard Araud, Ambasciatore di Francia in Israele e negli Stati Uniti, conservatore di centro, diplomatico vero e non ultras di una parte sola, rappresentante permanente della Francia all’ONU, già intervistato da Grand Continent a ottobre per cogliere le complessità sollevate dall’attacco di Hamas.
Oggi scrive:
«L'evoluzione di Israele è preoccupante: una guerra micidiale a Gaza senza alcuna strategia politica, le vessazioni contro i palestinesi a Gerusalemme e in Cisgiordania, l'indebolimento dello Stato di diritto, l'esacerbazione del nazionalismo messianico e le provocazioni nella regione».
Eppure, aggiunge, «Non appena mi avvicino a questo argomento, sul quale ho scritto un libro... mi infliggono il loro manicheismo primitivo».
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Full Metal Jacket. Un soldato americano-israeliano, Bram Settenbrino, ha postato in totale impunità un filmato in cui svuota le munizioni sparando a casaccio contro le aree residenziali di Gaza, dall'alto di un carro armato. Un crimine di guerra in piena regola ma normalizzato dalla condotta dell'IDF. Lo riporta il Guardian.
Settembrino anche condiviso su Facebook altri filmati che mostrano la detonazione sistematica di case civili a Gaza, secondo una logica di disumanizzazione avallata dalla cultura d'origine e dalla politica.
Quando è scattata la foto con Herzog fra Metsola e Von der Leyen che gli stringono le mani, in ottobre, innumerevoli giornalisti, studiosi e attivisti hanno messo in guardia le istituzioni europee anticipando tutto quello che si sarebbe verificato da lì a poco a Gaza, biasimando la scena col presidente Herzog perché significava l'effettiva carta bianca data a Netanyahu e a un esercito da tempo fuori controllo.
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