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03 agosto 2024
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Stupro: nuova spaccatura tra gli israeliani
di Ahmad M. Skakakini

Prima del 7 ottobre gli israeliani erano spaccati: destra contro estrema destra, estrema destra laica contro estrema destra religiosa, estrema destra di orientali contro estrema destra di occidentali. Tutti d'accordo su continuare l'occupazione dei territori palestinesi e il regime dell'apartheid.

Dopo il 7 ottobre gli israeliani si sono divisi tra chi vuole distruggere Gaza e compiere il genocidio dei suoi abitanti palestinesi e tra chi prima vuole liberare gli ostaggi e poi distruggere Gaza e finire il genocidio.

Ora è giunta una nuova spaccatura tra gli israeliani: c'è chi rivendica lo stupro come uno strumento da usare contro i prigionieri arabi palestinesi e c'è chi vi si oppone. Lo stupro è diventato un fattore di discordia in questa società malata e degenerata.

La base militare israeliana dove migliaia di prigionieri politici palestinesi subiscono condizioni di detenzione brutali e naziste è stata attaccata da israeliani per liberare 9 soldati dell'esercito israeliano accusati di stupro dei prigionieri palestinesi.

E la moglie di un soldato stupratore dell'esercito israeliano dichiara pieno sostegno al marito che ha sodomizzato violentemente un detenuto palestinese fino a quando questi non è stato ricoverato in ospedale con una rottura dell'intestino, una grave lesione all'ano e ai polmoni e costole rotte.

L'immagine di Israele non è mai stata così vicina alla sua realtà: i sionisti hanno speso milioni per proiettare un'immagine immaginaria e falsa di Israele, al fine di coprire la sua natura razzista e genocida.

Questa immagine è stata distrutta nella Battaglia di Gaza: la resistenza palestinese ha smascherato la natura genocida e razzista del regime israeliano. I giovani e gli studenti in tutto l'occidente sono arrabbiati perché non sapevano di questa brutalità del regime dell'apartheid israeliana.

Gli israeliani stanno discutendo apertamente e in modo trasparente tra di loro sullo stupro - si o no - dei prigionieri palestinesi, mentre i media occidentali filo sionisti ne parlano senza usare la parola stupro: riferiscono, ad esempio, che gli esperti hanno trovato prove di "tortura nell'ano" di un prigioniero palestinese.

Lo stato dell'apartheid israeliano ha diffuso menzogne e disinformazione in tutto il mondo sul 7 ottobre: ha inventato storie di stupri, decapitazioni di bambini e bruciature nei forni. Ora, lo stupro documentato nelle carceri israeliane è stato smascherato.

Israele ha rapito più di 4.000 cittadini dopo il 7 ottobre, infliggendo loro varie forme di tortura ed i politici e media liberali occidentali di destra e sinistra parlano ancora di "unica democrazia in medioriente".

Vogliono che che gli arabi diventino democratici come gli israeliani e discutano dello stupro e dei suoi benefici per la sicurezza nazionale.

Tuttavia per la prima volta da 75 anni, il denaro del movimento sionista non sarà in grado di cancellare la vera immagine genocida e stupratrice del regime israeliano. Governi, opposizioni, destre e sinistre occidentali e le loro media cercheranno di contribuire a migliorare l'immagine di Israele, ma non c'è speranza.

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