 |
Barbarie e civiltà di
avv. Fausto Gianelli
Lo Stato di Israele pratica la tortura sui detenuti palestinesi fin dai primi anni 80, come vari report pubblici hanno evidenziato.
Le notizie di quello che succede nel campo di detenzione israeliano di Sde Teiman sono però agghiaccianti: migliaia di palestinesi (trattenuti tutti senza alcun processo e capo di imputazione a loro carico) legati per mesi ai letti, con pannoloni per evitare di doverli portare al bagno, percossi quotidianamente, alimentati con una cannuccia, operati senza anestesia e sottoposti a ogni tipo di violenza anche sessuale.
Questa settimana, dopo che la denuncia dei sanitari era arrivata anche alla stampa, sono stati portati in un commissariato 9 soldati israeliani che, durante uno stupro di gruppo ai danni di un detenuto palestinese, gli hanno sfondato l'intestino con un bastone.
Parlamentari, ministri e soldati israeliani hanno espresso la loro solidarietà ai colpevoli, subito rilasciati.
Temo che la maggior parte dei commentatori e in Italia non si renda conto delle conseguenze che avrà per il nostro futuro aver legato la sorte dei nostri Paesi e dell'Occidente a una Nazione che ha fatto della violazione del diritto, anche internazionale, la sua ragion d'essere.
Salvare Israele da sé stesso (e il mondo da Israele) è l'unica opzione per salvare la civiltà dall'abisso della barbarie.
VAI A TUTTE LE NOTIZIE SU GAZA
 
Dossier
diritti
|
|