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Rapporto UE: il maintream non accetta le sue stesse regole di
Marinella Mondaini
Ed è arrivato anche questo momento, ora si azzuffano tra di loro:
Il Giornale: "I giornalisti anti-Meloni dietro il report europeo. Cronisti di Repubblica, Stampa, Fatto e Domani hanno dipinto l'Italia come un Paese autoritario. Stavolta a bacchettare l'Italia sotto il profilo della libertà di informazione è un documento firmato dal consorzio Media Freedom Rapid Response, cofinanziato dall'Unione Europea.
Se non fosse che tra i cronisti che hanno partecipato al lavoro che dipinge una svolta autoritaria del governo italiano nel rapporto con i media, ci sono una serie di firme note per l'ostilità contro l'esecutivo di Giorgia Meloni. Giornalisti che lavorano per testate vicine all'opposizione come La Repubblica, La Stampa, Radio Popolare, Il Fatto Quotidiano, Domani di Carlo De Benedetti.
Tra i giornalisti spicca Ilario Lombardo de La Stampa, protagonista di più di un battibecco con Meloni durante conferenze stampa e punti stampa della premier. Lo stesso quotidiano torinese del Gruppo Gedi che prontamente ha pubblicato un articolo in cui si dà conto del report europeo.
«Il rapporto di Media Freedom: con il governo Meloni la libertà di stampa è a rischio», il titolo del pezzo pubblicato ieri sulla versione online de La Stampa. Ma fanno di più La Repubblica e Il Fatto Quotidiano. I due giornali, infatti, affidano il resoconto sul rapporto che parla di libertà di stampa a rischio agli stessi giornalisti che hanno collaborato al lavoro di Media Freedom Rapid Response.
La Stampa si è "offesa" con Il Giornale: "Se chi difende la libertà di stampa finisce in una lista di proscrizione: il Cdr a tutela di Ilario Lombardo. Un giornale (la g è inevitabilmente minuscola) ha deciso di mettere il suo nome, e dunque di farne un bersaglio, all’interno di una delirante lista di proscrizione di supposti nemici di Giorgia Meloni, dimostrando con chiarezza uno dei motivi per cui l’Europa esprime preoccupazione sullo stato dell’informazione nel nostro Paese
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Il nostro giornalista è stato fatto oggetto di un attacco pubblico da parte de Il Giornale con una serie di allusioni inaccettabili. Questa mattina, su Il Giornale, è comparso un articolo che ha, per noi Cdr de La Stampa, dell’incredibile.
Prendendo spunto dall’ultimo report sulla libertà di stampa del Media Freedom Rapid Response un giornalista del detto quotidiano ha pensato bene di attaccare pubblicamente il nostro collega Ilario Lombardo infilandolo in una lista di proscrizione denunciata come tale fin dal titolo: “I giornalisti anti-Meloni dietro il report europeo”. L’operazione è vergognosa quanto sbilenca".
Dunque, vi offendete adesso per le liste di proscrizione, per la libertà d’informazione"? Quando le liste di proscrizione sono comparse per i "filorussi" , i "putiniani" e gli "agenti del Cremlino" dove eravate?
Non siete forse voi tutti giornalisti del mainstream che usate queste categorie offensive per etichettare chi sostiene la Russia?
Siete proprio voi che censurate l'informazione russa, chiudete la bocca a chi esprime un'opinione contraria alla vostra e ora parlate di "libertà d'informazione" ... quella che voi calpestate ogni giorno parlando di Ucraina, Donbass, Russia...
 
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