Dalla Cina con furore Meloni contro l'UE
di Elisa Fontana

Dalla Cina il nostro amato presidente del consiglio continua imperterrita la lamentazione sull'Europa brutta e cattiva che insinua dubbi sullo stato della libertà di stampa in Italia, basandosi su fake news e portatori di interesse, così sostiene in un doppio salto carpiato all'indietro.

E, naturalmente, ha dato il via a tutta la stampa che comicamente si definisce liberale che ha sguinzagliato i giornalisti di vaglia e di punta, compilando delle liste di proscrizione di colleghi di testate "nemiche", dando vita ad un vergognoso carosello di giornalisti che su ordine delle case madri attaccano pubblicamente dei colleghi, con lo stile leggiadro e veritiero che tutti conosciamo.

Il discorso sarebbe molto lungo, ma mi voglio limitare a dare solo un paio di consigli al nostra ineffabile presidente del consiglio.

Il primo: quando la commissione europea che doveva stendere la relazione sullo stato di diritto in Europa è venuta in Italia e ha chiesto più volte di incontrare il governo avrebbe dovuto sentire il dovere di mandare alacremente qualcuno a difendere le sue posizioni e a smentire allora quelle che lei definisce fake news. I rappresentanti europei se ne sono tornati a Bruxelles senza aver avuto il piacere di interloquire con nessuno del governo.

Il secondo consiglio: il rapporto europeo è corposo e non si limita certamente alla libertà di stampa: parla di giustizia, di riforma della Rai e di tanti altri argomenti che concorrono, tutti, a delineare lo stato di diritto di un Paese. Ecco, risponda con i fatti al report europeo, prenda carta e penna ed elenchi tutte la fake news, le imprecisioni, le bugie contenute nel report.

Lasci stare le lamentazioni alla letteratura e prenda atto dell'ineluttabile: il presidente del consiglio è lei e sua è la responsabilità di rispondere ai rilievi europei con fatti incontrovertibili. E si rassegni al fatto che in Europa hanno una diversa concezione della libertà di stampa rispetto a Libero, il Giornale e La Verità.

E non si lamenti, poi, se in Europa nessuno riesce a prenderla sul serio.

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