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Russia perplessa su proposta Netanyahu di alleanza di Abramo di
Pierfrancesco Pallante
Giovedì il Cremlino si è astenuto dal commentare la proposta del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu di creare un patto di sicurezza in Medio Oriente, che ha soprannominato “Alleanza di Abramo”.
Tale alleanza fa riferimento ad una parte della Bibbia in cui Yaveh stipulò con Abramo un'alleanza secondo cui lui e la sua discendenza avrebbero avuto molte benedizioni e alla fine avrebbero ereditato la terra s'Israele.
Un’alleanza fu siglata dopo la seconda guerra mondiale per contrastare la minaccia sovietica, quindi a parere di Netanyahu, USA e Israele devono stringere un’alleanza di sicurezza per contrastare la crescente minaccia alla sicurezza costituita dall'Iran.
“È necessario comprendere i dettagli del ragionamento di Netanyahu prima di concludere qualsiasi cosa”, ha detto ai giornalisti il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov in una conferenza stampa in risposta a una domanda su iniziativa del premier israeliano.
Mercoledì, durante un discorso davanti a una sessione congiunta del Congresso degli Stati Uniti, Netanyahu ha affermato che tale alleanza sarebbe una “naturale estensione” degli accordi di normalizzazione noti come “Accordi di Abraham” che Israele ha mediato con gli stati arabi durante l’amministrazione Trump.
Sottolineando nuovamente la necessità di comprendere i dettagli della proposta, Peskov ha inoltre affermato che la NATO “ha un orientamento conflittuale pronunciato e sistemico”.
“Abbiamo bisogno di meccanismi di confronto in Medio Oriente? Difficilmente”, ha aggiunto.
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