Nuova Zelanda contro Israele che nega diritto stato Palestina
di Aurora Gatti

Il voto della Knesset in Israele contro la creazione di uno stato palestinese viene criticato da sempre nuovi paesi.

Dopo la UE, anche il ministro degli Esteri neozelandese ha dichiarato sabato di essere "profondamente preoccupato": "Solo una soluzione politica, in cui due Stati possano vivere fianco a fianco in pace e sicurezza, metterà fine al ciclo di violenza", ha scritto su X. "Non dobbiamo perdere di vista questo obiettivo".

L'ex primo ministro Chris Hipkins ha affermato che il governo "deve fare di più per sostenere gli sforzi legali internazionali volti a porre fine alla guerra a Gaza".

"La recente sentenza della Corte internazionale di giustizia è un atto d'accusa schiacciante contro l'occupazione illegale di Israele. La Nuova Zelanda dovrebbe parlare apertamente di questo problema come abbiamo fatto in passato", ha scritto sulla stessa piattaforma di social media.

La Knesset (il parlamento israeliano) ha approvato giovedì, con un voto di 68 a 9, una risoluzione che respinge la creazione di uno Stato palestinese.

La risoluzione afferma che uno Stato palestinese rappresenterebbe una “minaccia esistenziale” per Israele.

La proposta è stata avanzata dal partito di opposizione New Hope-United Right Party e sostenuta da diversi partiti della coalizione del primo ministro Benjamin Netanyahu e dal Partito dell'Unità Nazionale guidato dall'ex ministro del Gabinetto di Guerra Benny Gantz.

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