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Roma: aggredita coppia gay con pugni, calci e cinghiate
di
David Cappellini
Secondo me i diritti sociali non sono scindibili da quelli civili, per cui non ho mai amato troppo certa sinistra fucsia proiettata a difendere i diritti delle minoranze, ma colpevolmente correa alla demolizione dei diritti del lavoro.
Però la barbarie testimoniata da questo pestaggio, nella sua gratuita violenza razzista e omofoba, è un gravissimo sintomo dell'affermarsi di certe idee intolleranti in più strati della popolazione.
E questi sentimenti sono coltivati ad arte tra l'obbligo di ascoltare i battiti del cuore del feto ed i richiami a certo machismo militarista, propagandato dai deliri sgrammaticati di personaggi come Vannacci e di chi lo elegge e lo fa eleggere.
Sono cose di cui vergognarsi. Non di avere figli gay, ma di avere messo al mondo e diseducato una progenie che trova normale picchiarli, gli omosessuali.
Schifo profondamente questa pseudo cultura triviale e razzista e trovo anche vomitevole il comportamento di chi la coltiva e prepara il brodo di coltura politico e culturale in cui farla crescere e prosperare.
Gli anormali non sono gli omosessuali, ma coloro che li eleggono come i diversi su cui sfogare le loro indicibili frustrazioni.
 
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