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Verdi europei: nessun rimorso per i bambini di Gaza
di
Patrizia Bedori
I Verdi sono stati determinanti per la rielezione della von der Leyen con i loro 53 seggi.
L'hanno sostenuta nonostante le dichiarazioni belliciste con cui vuole portare l’Europa verso la terza guerra mondiale: "in un Paese assalito senza senso, (affermazione che denota l'assoluta ignoranza sull'argomento ndr) alcuni potrebbero pensare che sia impossibile, improbabile o troppo distante parlare di un'Ucraina libera e pacifica nell'Unione europea, ma l'Europa vuole rendere possibile l'impossibile".
"Uno degli obiettivi centrali sarà quello di dare priorità agli appalti congiunti nel settore della difesa" ha spiegato von der Leyen nel corso di un intervento al Parlamento europeo a febbraio. Tra gli obiettivi c'è quello di "raddoppiare all'incirca la produzione europea di munizioni, portandola a oltre 2 milioni di proiettili all'anno entro la fine del 2025", ha spiegato la leader Ue.
Sono certa che i Verdi sapranno spiegare ai loro elettori come conciliano questo voto con l'intenzione di continuare ad armare l’Ucraina della signora che hanno appena eletto e che "In mezz'ora lei non ha mai parlato di povertà e disoccupazione: guadagna più di 30mila euro al mese ma un europeo su tre salta un pasto", ha commentato giustamente la capogruppo Manon Aubry di the Left, insufficienti per l'eurodeputata francese anche le parole spese per la situazione a Gaza.
"Parliamo delle fotografie in cui compare con il criminale Netanyahu", ha concluso.
Intanto altri 5 miliardi stanziati per aiuti militari e nessuna difesa alla Palestina o sanzioni contro quei criminali che hanno ucciso più di 16.000 bambini e ferito altri 11.000 (Fonte save the children).
Un infanticidio con il silenzio complice dell'Europa che non ha mosso un dito contro Israele.
Nessun rimorso, nessuna presa di coscienza.
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