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JD Vance e il suprematismo bianco
di
Aurora Gatti
Il candidato vicepresidente di Donald Trump, il senatore JD Vance, preoccupa alcuni maggiorenti del partito che sono sostenitori del suprematismo bianco.
Infatti la moglie di Vance, Usha, è figlia di un immigrato indiano e un loro figlio si chiama Vivek, tipico nome indiano.
Fatti che, secondo Nick Fuentes, un suprematista bianco che ha fatto visita a Trump nella sua casa di Mar-a-Lago insieme al rapper Kanye West nel novembre 2022, ha suggerito che Vance non sarebbe stato un "difensore dell'identità bianca" a causa dell'eredità indiana di sua moglie.
Fuentes nel suo podcast ha chiesto: "Ci aspettiamo davvero che il ragazzo che ha una moglie indiana e ha chiamato il figlio Vivek sostenga l'identità bianca?"
Vincent James Foxx, che era presente all'attacco al Campidoglio del 6 gennaio 2021, ha scritto su X: "JD Vance viene scelto come vicepresidente e immediatamente c'è una preghiera indù al RNC. Poi vedremo il senatore Mike Lee e JD Vance alleati per convincere Trump a far entrare 10 milioni di immigrati indiani con la carta verde!".
Nel suo libro di memorie, Vance elogia sua moglie. "Anche nel migliore dei casi, sono a esplosione ritardata: posso essere disinnescato, ma solo con abilità e precisione", ha scritto. "Non è solo che ho imparato a controllarmi, ma Usha ha imparato a gestirmi."
La rappresentante della Florida Anna Paulina Luna è stata tra le figure del MAGA che hanno elogiato Usha Vance definendola "estremamente impressionante".
"Mamma di 3 figli, ha incontrato JD alla Yale Law School, laurea a Yale e Cambridge, litigator aziendale, impiegata per i giudici della Corte Suprema," ha scritto Luna su X.
Ma Anche Saira Rao, un'attivista progressista ed ex aspirante democratica al Congresso, ha attaccato Usha Vance su X: "Usha Vance, l'ultima donna indiano-americana felice di eseguire gli ordini della supremazia bianca. Chi ha bisogno delle donne bianche quando quelle marroni sono pronte a servire", ha scritto Rao.
Eppure proprio a Usha è stato affidato il compito di introdurre il marito nel suo primo discorso da candidato vicepresidente alla Convention repubblicana. Ai fini della raccolta del consenso, va considerato che Kamala Harris è di origine indiana.
 
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