Palermo: destra induce deputata a ritrattare proposta sul lavoro
di Elisa Fontana *

Sentite il rumore scomposto di zoccoli e lo scalpiccio frenetico di piedi che provengono da Palermo? E' il fugone messo in atto dalla splendida maggioranza che fa finta di governare la Sicilia.

E' arrivata la magistratura? Sono arrivati i carabinieri con le manette? Il popolo inferocito?

Peggio, molto peggio! Una deputata regionale di Forza Italia, nonché vicepresidente dell'Assemblea, Luisa Lanteri, ha avuto l'ardire sfacciato di presentare un proposta di legge che reintroduca in Sicilia il reddito di cittadinanza.

Immediato è scattato il cordone sanitario attorno a Lanteri, fino a costringere la diretta interessata a dichiarare che la proposta era stata formulata a titolo esclusivamente personale. E, verrebbe da dire, a nome di quelle 93.750 famiglie siciliane rimaste senza alcun sostegno dopo l'abolizione del reddito di cittadinanza.

Ma Lanteri fa ancora di più: spiattella dei numeri irricevibili per il comodo governo siciliano. Dopo 5 anni dalla riqualificazione dei centri per l'impiego la regione Sicilia ha trovato lavoro a 137 persone su 1246, appena l'11%. Tra i fanalini di coda in Italia, insomma.

Dopo questo bagno di realtà e sincerità, a Lanteri è toccato mettersi sulla difensiva, bombardata dal fuoco amico. Ma d'altronde si può disturbare in pieno luglio un governo sdraiato su quei comodi divani regionali, quei divani che erano la fonte di tutti i mali del popolo dei percettori del reddito di cittadinanza?

Lanteri mi farebbe quasi tenerezza, se per un attimo potessi dimenticare che fa parte a pieno titolo di uno dei peggiori governi regionali che abbiamo avuto la ventura di vedere.

Lanteri, sia coerente e si dimetta, non balbetti di parlare a titolo esclusivamente personale, altrimenti è solo l'ennesima presa in giro per chissà quale calcolo politico. Anche basta, grazie.

* Coordinatrice Commissione Politica e Questione morale dell'Osservatorio

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