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GAZA: continuano i bombardamenti sugli sfollati e le torture
di
Rosa Rinaldi
È qualcosa di così terribilmente crudele e incredibile che sembra che più se ne parli e più la questione perda forza.
Sono mesi che ad Israele è stato imposto il cessate il fuoco per vie internazionali, nonché l'obbligo di prevenire azioni di genocidio.
Invece il massacro continua e le immagini si susseguono strazianti, senza che ottengano il giusto riscontro mediatico.
Ancora centinaia e centinaia tra morti e feriti per un raid su quelle che erano definite "zone sicure".
Non solo è stato bombardato con bombe da tonnellate il campo profughi di Mawasi, ma è stato impedito anche di far giungere soccorsi. E fino a poco prima c'erano stati vari raid anche su Gaza city.
Ancora una volta la scusa era caccia ai capi di Hamas, e ancora una volta Israele soffoca nel sangue ogni tentativo di negoziati per il cessate il fuoco. Negoziati che erano in corso in questi giorni e su quali Blinken si era espresso con "cauto ottimismo".
E in tutte queste storie di ordinario dolore e crudeltà (a cui Israele ci ha abituati, non da mesi, ma da anni) c' è qualche storia che spezza il cuore particolarmente.
Come l'esecuzione a sangue freddo di un povero bambino down e autistico, Mohamed Salah Bahar.
Sappiamo bene, quanto la cura dei disabili sia un tema molto sentito anche da chi non ha particolarmente empatia nei riguardi del genere umano. Ma non da tutti, a quanto pare...
Mohamed è stato ucciso dopo che per settimane l'esercito israeliano ha tenuto la sua famiglia in ostaggio, trasformando la sua casa in un avamposto militare, uccidendone alcuni suoi membri, arrestandone altri e obbligando le donne a fuggire.
Lui è stato poi giustiziato, e poco prima è stato seviziato dai cani.
Qualcuno dice che prima di morire il bambino accarezzava il cane che l'avrebbe poi dilaniato.
Non so se sia vero, ma in questa immagine di un bambino disabile che accarezza la mano di chi poco dopo lo sevizierà e ucciderà c'è la storia della Palestina.
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