Smotrich contro rilascio di prigionieri palestinesi
di Mauro W. Giannini

Lunedì il ministro delle Finanze israeliano Bezalel Smotrich si è opposto al rilascio dei prigionieri palestinesi come parte di qualsiasi potenziale accordo di cessate il fuoco con Hamas a Gaza.

Smotrich ha descritto il rilascio dei prigionieri palestinesi come un “evento terribile e orribile”, affermando: “Non lo accetterò; bisogna tracciare una linea rossa”.

Israele tiene nelle sue carceri almeno 9.500 palestinesi, molti senza accuse né processo e senza poter comunicare con i propri avvocati. Si hanno notizie e prove di torture feroci sui detenuti.

Tel Aviv stima che 120 israeliani siano ancora detenuti a Gaza, mentre Hamas afferma che molti di loro sono stati uccisi in attacchi aerei israeliani indiscriminati.

“Abbiamo visto cosa è successo nell’accordo per Gilad Shalit (ex soldato israeliano rilasciato da Hamas nel 2011). Abbiamo rilasciato Yahya Sinwar e vedremo cosa abbiamo ottenuto in cambio”, ha detto Smotrich. “Con quale logica libereremo il prossimo Yahya Sinwar e metteremo in pericolo altre migliaia di israeliani?”

Nell'ottobre 2011, Hamas ha rilasciato Shalit in cambio della liberazione da parte di Israele di 1.027 prigionieri palestinesi, incluso Sinwar.

Smotrich, leader del Partito sionista religioso di estrema destra, ha aggiunto: “Mi opporrò a questo, anche se mettesse fine alla mia carriera politica”. “Se non ci sono linee rosse, non hai il diritto di fare politica”, ha detto e ha criticato l’establishment della sicurezza, sostenendo che stanno perseguendo un accordo illegale ad ogni costo.

Due settimane fa, in un video, il ministro israeliano per gli affari di sicurezza nazionale, l'estremista Itamar Ben Gvir, ha detto che i detenuti palestinesi dovrebbero essere uccisi con un colpo alla testa. Ha chiesto che la legge sull'esecuzione dei detenuti venga approvata dalla Knesset israeliana, impegnandosi a fornire solo poco cibo per mantenerli in vita fino all'entrata in vigore della legge.

Per mesi, Stati Uniti, Qatar ed Egitto hanno mediato gli sforzi per raggiungere un accordo tra Israele e Hamas che garantirebbe uno scambio di ostaggi e un cessate il fuoco a Gaza.

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