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14 luglio 2024
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USA coinvolti in raid di al-Mawasi
di Tamara Gallera

Alla condanna internazionale per il recente attacco aereo di Tel Aviv su un campo profughi nel sud di Gaza si è aggiunto sabato Kataib Hezbollah, che ha condannato fermamente gli Stati Uniti per il loro sostegno alla guerra israeliana in corso contro Gaza e in particolare al coinvolgimento in quest'ultimo raid.

Sabato, il giornale israeliano Maariv ha riferito che le bombe usate dalle forze israeliane nel massacro di al-Mawasi erano bombe JDAM di fabbricazione statunitense. Conosciuti per la loro precisione e capacità di puntamento avanzate, i JDAM sono kit attaccati alle bombe della serie Mark 80, che trasformano una banale bomba in una di precisione.

La radio dell'esercito israeliano ha riferito che l'aeronautica israeliana ha sganciato un totale di 8 bombe guidate dal JDAM durante il massacro, provocando 390 vittime palestinesi.

L’intera Striscia di Gaza non può sopportare centinaia di vittime concomitanti, a causa delle infrastrutture sanitarie compromesse dai costanti bombardamenti israeliani.

La dichiarazione dei combattenti iracheni è arrivata dopo gli attacchi aerei israeliani che hanno ucciso oltre 90 palestinesi, tra cui donne e bambini, e ne hanno feriti più di 300 nel campo di al-Mawasi vicino a Khan Younis di Gaza City.

Il gruppo ha sottolineato l’incrollabile sostegno politico e militare di Washington all’occupazione dall’inizio della guerra, il 7 ottobre, affermando che “l’America, l’epitome del male e del crimine, continua a partecipare all’uccisione del popolo palestinese sostenendo i sionisti”.

Ricorda inoltre che gli Stati Uniti “fornivano loro [a Israele] migliaia di tonnellate di bombe per commettere massacri e genocidi contro bambini, donne e innocenti, l’ultimo dei quali è stato il massacro di al-Mawasi”. Il gruppo ha denunciato “l’incitamento degli Stati Uniti e il silenzio internazionale nei confronti della brutalità dell’entità sionista”.

In conclusione, Kataib Hezbollah ha sottolineato che l'occupazione israeliana risponde solo con la forza, affermando: "Ciò che viene preso con la forza può essere recuperato solo con la forza". Il gruppo ha chiesto un aumento delle operazioni dell'Asse regionale della Resistenza a sostegno degli abitanti di Gaza colpiti dalla guerra.

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