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Israele e UE: si riallacciano i rapporti
di
Paolo Mossetti
Nessuna sorpresa: per il ministro degli Esteri di Israele il duo composto da Kaja Kallas e Victor Orban - visti come diametralmente opposti nell'ideologia di molti intellettuali di centro - è il miglior viatico per riallacciare le relazioni tra Ue e Israele.
Il ruolo di Alto rappresentante Ue per gli Affari esteri sarà della prima ministra estone, una liberale, e questo fatto è accolto positivamente da una Israele che non vedeva l'ora di liberarsi del socialista critico Josep Borrell. Kallas, antirussa viscerale, ha più volte dato carta bianca a Israele a Gaza e non ha mai menzionato la spiacevole vicinanza economica tra Israele e Russia, evitando di imbarazzare Netanyahu. Commenta il quotidiano israeliano Ynet, vicino alla destra di governo, «quasi qualsiasi sostituto di Josep Borrell (attuale Alto rappresentante), alla luce delle sue posizioni fortemente critiche, rappresenta un miglioramento per Israele».
Per il circolo di Netanyahu, e in generale per la galassia filoisraeliana radicale, Kallas rappresenta una posizione favorevole, forse la migliore possibile in questo momento, simile alla posizione della linea centrista delle istituzioni Ue e in contrasto sia con l'isolazionismo delle destre populiste che con quella di Borrell, espressione delle sinistre moderate.
Secondo il ministro degli Esteri, Israel Katz, il predecessore di Kallas «ha scelto di comportarsi in modo ossessivo contro lo Stato d’Israele, per ostilità personale e politica... Ha cercato di negare a Israele il diritto di autodifesa... e di imporre una decisione su un cessate il fuoco unilaterale... Siamo lieti che i nostri amici nell’Unione abbiano sventato le sue manovre contro Israele».
L'ultima mossa di Borrell invisa a Tel Aviv è stata la richiesta del capo della diplomazia di Bruxelles di convocare il Consiglio di associazione UE-Israele. Si tratta di un incontro parte dell’accordo stipulato tra l’Unione europea e Gerusalemme entrato in vigore nel 2000, che sembrava a lungo intoccabile.
In una recente missione in Ungheria, Katz è tornato sulla questione, annunciando che l'iniziativa di Borrell verrà quasi certamente ribaltata dalla presidenza del Consiglio Ue guidata, a questo giro, dall'ungherese Orban, notoriamente antiarabo. «La presidenza ungherese rappresenta un’opportunità senza precedenti per migliorare la posizione di Israele nell’Unione europea», dice Katz.
Ognuno tragga le sue conclusioni sull'assetto politico dell'Ue futura.
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