Elezioni in Iran: per i media lato oscuro da denigrare
di Lenny Bottai

E' un atteggiamento ormai automatizzato, scontato, quello dell'occidente, capace sempre di dare una lettura sinistra di tutto ciò che accade dall'altra parte del mondo.

Nel dark side of the world, ovvero nella parte di emisfero cattivo, aggettivo usato non tanto per la natura dei suoi governi, ma solo per il posizionamento geopolitico (le dittature allineate sono paradisi...), succedono sempre nefandezze e cose strane, le stesse che vengono negate nel mondo civile.

A scatenare le fantasie giornalistiche oggi sono state le elezioni in Iran, dove la "farsa", si dice, è costata un ballottaggio. Non si capisce come una farsa debba passare dal ballottaggio, se tale.

In realtà, come spesso accade, tutte le cose del mondo a noi contrapposto, che non siamo capaci di leggere, debbono sembrare sinistre e lontane, diaboliche, quindi non possono essere diverse da tutte le valutazioni quotidiane fatte per creare il nemico.

Lungi da me incensare i governi iraniani, sia chiaro, ma smontare l'ipocrisia dei TG si, quelli che ci dicono che a votare in Iran va a malapena più del 45% degli aventi diritto, visto che tutti sanno che le elezioni sono inutili in una dittatura.

Quindi in Italia? i servi si scatenano sempre contro "gli altri", specialmente se poi non sono allineati a Israele e Zio Sam.

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