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Francesca Albanese affronta nuovi attacchi personali
di
Viola Fiore
Oggi Francesca Albanese, avvocato e relatrice speciale delle Nazioni Unite sulla Palestina ha invitato le persone di tutto il mondo a “svegliarsi” riguardo alle atrocità a Gaza.
“Solo una profonda disumanizzazione dei palestinesi a Gaza consentirebbe a qualsiasi governo di vedere i bambini gravemente feriti come una minaccia alla sicurezza e di lasciarli morire”, ha scritto Albanese su X.
“Tedeschi, compagni europei, compagni umani, per favore, svegliatevi”, ha esortato.
La sua dichiarazione è arrivata dopo che è stato riferito che i medici tedeschi avevano organizzato l’evacuazione di 32 bambini gravemente feriti da Gaza, ma il governo l’ha ritardata per mesi, non fornendo visti ai loro familiari per presunte preoccupazioni di sicurezza.
Nel frattempo si è registrato un nuovo attacco alla relatrice ONU, mediante accuse infondate online da parte di UN Watch (Osservatorio sull'ONU) di aver preso soldi da soggetti legati ad Hamas per pagare le spese di un viaggio in Australia.
Un certo Hillel Neuer, sedicente attivista per i diritti umani, autore di varie diffide e ultimatum sui social a Francesca Albanese (che in realtà sottendono accuse e quindi risultano in attacchi alla sua immagine) affermando che chiederà la revoca del suo mandato, afferma che l'ONU ha aperto un'inchiesta di Albanese sul punto.
"Accolgo con favore qualsiasi revisione del mio mandato e tutti i documenti sono a disposizione delle Nazioni Unite perché non ho mai avuto, e non avrò mai, nulla da nascondere. - ha risposto Albanese - Ma l’ultima mossa di UNWatch è oltre ogni limite. Usano un'e-mail dell'ONU che semplicemente confermava la ricezione della loro denuncia per affermare falsamente che l'ONU "ha aperto un'indagine" contro di me."
"UN Watch: continua a ignorare la legge internazionale, continua a chiudere un occhio sui massacri di civili e bambini palestinesi da parte di Israele e rimani concentrato sulla questione più urgente del mondo: la borsa di studio (NON PAGATA!) del mio assistente di ricerca. Torno al lavoro, adesso."
Albanese è stata oggetto di attacchi, tentativi di infangarla e intimidazioni in più occasioni, in risposta alle sue crude e dettagliate denunce riguardo quello che sta accadendo a Gaza.
Cinque giorni fa così rispondeva ad una lettera al sindaco di Siracusa in cui l'Unione delle Comunità Ebraiche, appreso della sua presenza ad un incontro nella città siciliana, la tacciava di "sentimenti di odio profondo" verso Israele e i suoi cittadini e di giustificare "il terribile massacro del 7 ottobre e le gesta del gruppo terroristico criminale di Hamas":
"Resto basita dinanzi all'azione diffamatoria e carica d'odio portata innanzi dall'Unione delle Comunità Ebraiche in Italia contro chiunque osi fare informazione corretta su Israele e Palestina, chiedendo l'applicazione del diritto internazionale: in questo caso, me in quanto Relatrice Speciale Onu per la Palestina occupata dal 1967.
Intollerabile la tracotanza di chi pensa di poter silenziare il dibattito pubblico con un connubio di fandonie e piagnistei anche dinanzi a oltre 40mila morti, di cui 20mila bambini, e un numero crescente di denunce di abusi e torture d'ogni tipo.
Quello che io invoco e difendo è il diritto internazionale (e costituzionale), quello che ci vede tutti\e uguali dinanzi alla legge."
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