Australia: senatrice sospesa dal partito perché pro-Palestina
di Aurora Gatti

Sospesa dal partito perché sostenitrice di uno Stato palestinese. E' accaduto in Australia alla senatrice del partito laburista Fatima Payman, colpevole di aver presentato in parlamento una mozione per il riconoscimento dello stato di Palestina.

Payman ha dichiarato ieri a SBS News che la decisione del primo ministro di sospenderla a tempo indeterminato dal caucus del partito l'ha isolata, avendo perso tutti i contatti con i suoi colleghi del caucus.

Ha detto di essere stata esclusa dalle riunioni dei caucus, dai comitati, dalle chat dei caucus interni e dai bollettini dei consiglieri. Le è stato ordinato di evitare tutti i compiti parlamentari che richiedono un voto, comprese mozioni e questioni di interesse pubblico.

Payman ha detto che credeva che alcuni membri stessero cercando di intimidirla affinché si dimettesse dal Senato. Ha detto che ha deciso di astenersi dal voto al Senato per il resto della settimana a meno che non si verifichi una "questione di coscienza".

Nella riunione del caucus di martedì si potrebbero discutere punizioni più dure per lei, inclusa la possibile espulsione, secondo quanto riportato dai media locali.

Mercoledì scorso il primo ministro australiano Anthony Albanese aveva ammesso che il partito al governo aveva sospeso Payman per aver sostenuto una mozione in parlamento per il riconoscimento di uno Stato palestinese.

Albanese ha affermato che Payman ha “minato” la posizione collettiva del Partito Laburista. Ciò ha fatto seguito alla sua intervista di domenica in cui Payman ha promesso di continuare a presenziare nell’aula del parlamento a sostegno dello Stato palestinese.

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