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Biden e Trump: entrambi prodotti del sistema, entrambi pro Israele
di
Rossella Ahmad
Non ho visto il cosiddetto dibattito televisivo tra le due cariatidi che si contendono il ruolo di servitore in capo della lobby sionista negli USA.
Mi hanno detto che facevano vomitare entrambi, e non ho difficoltà a crederlo. Immaginate due uomini molto anziani, molto cattivi, molto poco saggi e molto impegnati a dimostrare chi tra i due fosse il migliore alleato di Israele, chi fosse più magnanimo verso lo stato genocida in termini di aiuti economici e militari con le tasche degli ignari contribuenti statunitensi. Chi non abbia compreso chi comanda chi per favore faccia una full immersion nella storia americana degli ultimi anni e forse capirà.
Ma, come dicevo a proposito di Mileikowsky (vero cognome di Netanyahu, ndr), il problema vero non è la persona. Una persona. O due, nel caso del dibattito USA. Non sono le persone a creare il sistema, ma il contrario. Quelle persone si trovano lì perché dietro di loro c'è un intero gruppo di potere che crea il sistema.
Mileikowsky è premier dello stato genocida perché qualcuno - molti - l'ha votato. E quel qualcuno non sono io, ma coloro che condividevano il suo mondo ed il suo progetto, che è poi il progetto del sionismo in nuce: eliminare tutti i palestinesi, farla finita con la questione una volta e per tutte.
E in America, le cariatidi di cui sopra rappresentano solo il vertice di un sistema di corruzione, di intimidazione e di ricatto operato dalle lobbies in tutti i gangli della politica statunitense. In particolare l'AIPAC, la lobby sionista, che da sempre finanzia e stronca le carriere dei parlamentari USA.
C'è una coraggiosa attivista statunitense che ha fatto della sua vita una missione. Rincorrere per i lunghi corridoi dei palazzi del potere i parlamentari USA collusi con la lobby sionista, da essa lautamente retribuiti, porgli domande semplici ma pregne di umanità, metterli di fronte alla sfacciataggine della loro ipocrisia, obbligarli ad una risposta nei confronti delle decine di migliaia di bambini palestinesi uccisi, amputati, affamati e resi orfani.
E la risposta è sempre la stessa: digrignano i denti, fanno le facce orrende, non di rado passano all'offesa ed ai tentativi di attacco personale, talvolta anche fisico. Non puoi sbagliarti. Il male è con loro. E lo sanno. Le loro reazioni ne sono testimonianza.
Il loro numero è impressionante. Un intero sistema Politico piegato ai diktat di uno stato estero, che è dinanzi alla corte dell'Aja, per quello che ciò può significare in termini di simbolismo, accusato di genocidio.
Le due tristi figure di cui sopra non ne rappresentano che la faccia ridicola, buffonesca, parodistica e caricaturale.
E non è un caso. L'ultima stilettata inferta nel cuore dell'America. Due macchiette a contendersi un trono di cartapesta. I presunti amici.
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